Tirreno Power, dipendenti in protesta sotto il Consiglio regionale

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Alcune decine di lavoratori della Tirreno Power, azienda che gestisce una centrale termoelettrica a San Giovanni a Teduccio, stanno manifestando all’esterno della sede del Consiglio regionale campano in occasione dello sciopero nazionale dei dipendenti della societa’, promosso dai sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil. “L’astensione dal lavoro – spiegano i sindacati – si e’ resa necessaria per la mancata presentazione di un piano industriale credibile”. A subire le conseguenze della crisi sarebbero circa 190 lavoratori in tutta Italia. A Napoli, i sindacati chiedono “che non si perda l’ennesima opportunita’ per Napoli e per la Regione Campania, che veda la luce il Piano Energetico Regionale e che lo stesso tenga conto delle realta’ presenti sul territorio e delle opportunita’ che potranno nascere dagli interventi infrastrutturali come innesco di un circolo virtuoso occupazionale, ambientale ed economico”. Per Massimo Infanti della Filctem-Cgil, dipendente della Tirreno Power di Napoli Levante, i lavoratori stanno pagando “lo scotto della crisi generale del settore energetico. In piu’ l’azienda ha subito dai primi mesi del 2014 il sequestro preventivo della centrale a carbone di Vado Ligure per sospetto disastro ambientale, che non e’ stato ancora dimostrato. La crisi dell’azienda si e’ quindi acuita ed ai 200 esuberi provocati dalla crisi del settore si sono aggiunti altri 100 legati alla chiusura di Vado. In Campania, a San Giovanni a Teduccio, gia’ abbiamo subito una serie di tagli e oggi siamo rimasti in 60 ma l’azienda vuole tagliarne altri 30, senza contare i lavoratori dell’indotto che rischiano il posto”. Il consigliere del Pd, Gianluca Daniele, ha incontrato i manifestanti all’esterno della sede del Consiglio regionale.