Palinuro, corso di inglese gratuito per tutti i cittadini

73

Un corso di inglese rivolto a tutta la popolazione del comune di Centola-Palinuro, nel Cilento, in provincia di Salerno. Un corso particolare, con una metodologia di apprendimento che il sindaco, Carmelo Stanziola, ha voluto indirizzare a tutta la popolazione: “Palinuro è un posto fantastico, abbiamo un mare e un clima bellissimo e vogliamo farlo conoscere anche all’estero. Ma per fare un turismo di qualità internazionale c’è bisogno di una cittadinanza di respiro internazionale”. Il Comune ha pertanto deciso di patrocinare un corso di lingua inglese che diventa una sorta di manifestazione di piazza – anche se si svolgerà all’interno di un albergo del luogo (l’appuntamento è per martedi 23 maggio, alle 15, presso l’Hotel San Pietro) – rivolto a tutta la comunità.
E proprio come in una festa popolare, si canterà e ballerà ma lo si farà imparando la lingua inglese. “Ci è piaciuta la proposta di Gruppo Iovine, ente di formazione specializzato nella didattica innovativa, che ha strutturato il corso in maniera divertente per stimolare giovani e meno giovani ad imparare la lingua inglese”, aggiunge il primo cittadino.
Il progetto è strutturato per fornire ai partecipanti strumenti utili per continuare ad esercitarsi anche quando il corso sarà finito attraverso la pratica e in maniera divertente. “Gli allievi inizieranno a imparare l’inglese con la musica e i docenti utilizzeranno le canzoni anziché i libri di testo come base per le lezioni”, dice Luca Iovine, manager e formatore della omonima società.
Ovviamente, siccome il corso è breve, verrà spiegato come fare per continuare a studiare una volta che è finito.
“Si parla sempre di ritardo culturale, di barriere linguistiche – dice Giuseppe Condorelli, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Vallo della Lucania, che ha patrocinato l’iniziativa – e così a Palinuro abbiamo organizzato un corso d’inglese ad apprendimento accelerato rivolto ai giovani e ad operatori turistici che vogliono affacciarsi in maniera competitiva sui mercati internazionali. Dobbiamo salvaguardare la nostra cultura ma anche aprirci alla comunità più ampia nella quale siamo entrati ormai da diversi anni”.