In scena al San Carlo di Napoli la Zenobia in Pamira di Paisiello

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Una prima rappresentazione in tempi moderni per celebrare i duecento anni dalla morte di Giovanni Paisiello. È ‘Zenobia in Palmira’, dramma per musica in due atti del compositore tarantino su libretto del Signor Abate D. Gaetano Sertor che la Fondazione San Carlo di Napoli mette in scena da mercoledì prossimo alle 20, per un totale di sei recite sino a venerdì 27 maggio, al Teatrino di Corte di Palazzo Reale. Un nuovo allestimento targato San Carlo, che fa riaffiorare il talento più autentico di uno dei compositori più amati dai sovrani d’Europa. A firmare regia, scene e costumi di questo piccolo gioiello del ‘700 napoletano è Riccardo Canessa, la direzione d’Orchestra è di Francesco Ommassini, mentre la revisione critica dall’autografo è di Ivano Caiazza. La produzione si avvale anche delle videoproiezioni di Alfredo Troisi e le luci di Mario D’Angiò. Nel cast figurano Leonardo Cortellazzi nei panni dell’imperatore Aureliano, Rosanna Savoia in quello di Zenobia, Tonia Lagella e Sonia Ciani daranno la voce a Pubblia; Rosa Bove e Angelo Bonazzoli si alterneranno nel ruolo di Oraspe mentre Blagoj Nocoski sarà Licinio. Al cembalo Riccardo Fiorentino. La prima assoluta di Zenobia in Palmira di Paisiello andò in scena il 30 maggio 1790 al Real Teatro di San Carlo “Festeggiandosi il glorioso nome di Ferdinando IV”, come recita il frontespizio della partitura originale. La vicenda narra dell’invasione romana di Palmira, da parte dell’imperatore Aureliano, che rimane colpito dalla fierezza e dal coraggio della Regina Zenobia, tanto da dichiararle il suo amore. Tema più che mai attuale in questi giorni visto che Palmira è di nuovo sotto assedio da parte dei jihadisti dello Stato islamico che stanno avanzando nuovamente verso la città siriana per riconquistarla.