Sul modello dell’esempio ferrarese, il Comune di Morigerati in collaborazione con la galleria Dna Maratea Contemporanea, ha promosso la nascita di un museo dedicato a Ugo Marano, il Mum. L’acronimo oltre ad essere un omaggio all’artista, serba in sé anche un secondo significato, quello di Manifacturing Unusual Men, con questa espressione si intende indicare un luogo “vivo”, aperto a tutti, dove pittori, scultori, studenti, artigiani, cittadini possano far conoscere i propri lavori e conoscere quelli altrui. Lo spazio museale, che sarà inaugurato sabato 28 maggio, è stato ricavato all’interno di un’antica ferriera, recentemente ristrutturata dall’architetto Eugenio Cortese.
Artista campano scomparso cinque anni fa, Ugo Marano aveva esposto le sue opere anche in rassegne di fama internazionale come la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano, ma era soprattutto noto per la sua idea radicale volta a riportare l’arte nella vita quotidiana delle persone. La sua idea di arte pubblica, aperta alla collettività e dunque fruibile, trova piena realizzazione proprio nella nascita di questo nuovo museo. 
Fondamentale per la realizzazione del progetto il contributo della famiglia dell’artista che ha messo a disposizione per l’occasione alcune delle sue innumerevoli opere, tra queste: i cento progetti, finiti e non, di opere di Marano per il Cilento e l’opera concettuale la “Certosa esplosa”; la mostra sarà arricchita da una lunga serie di documenti e video atti a far conoscere le opere dell’artista disseminate sul territorio cilentano. Il comune di Morigerati, inoltre, grazie al rilancio del territorio favorito dalla nasce del Mum, intende promuovere, nel vasta aerea che comprende i Parchi Nazionali del Pollino e della Val d’Agri, un programma di sviluppo turistico dal titolo i “Viaggi d’esperienza”; con i suoi 180 posti letto, il paesino cilentano mira a tramutarsi in un albergo aperto tutto l’anno all’accoglienza dei turisti.
