L’oro in modesto progresso, ma in calo dell’1,7% nella settimana

54

Il punto. Il Ftse Mib segna -0,98%, il Ftse Italia All-Share -0,82%, il Ftse Italia Mid Cap +0,26%, il Ftse Italia Star +0,86%. Deboli i bancari con l’indice FTSE Italia Banche a -1%. Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse100 di Londra lo 0,6% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Nel primo trimestre il Pil tedesco (dato preliminare) è cresciuto dello 0,7% rispetto trimestre precedente. Il dato è superiore alle attese (consensus +0,6%). Su base annua l’incremento è stato dell’1,3%. Sempre in Germania nel mese di aprile l’indice dei prezzi al consumo è sceso dello 0,4% rispetto a marzo. Su base annuale il calo è stato dello 0,1%, valore in linea con le attese.

In Francia L’Insee ha reso noto che l’Indice dei Salari non agricoli, che misura la variazione del numero di posti di lavoro nel corso in tutte le attività non agricole, è cresciuto, nel primo trimestre 2016, dello 0,2% su base trimestrale risultando allineato al consensus e alla rilevazione precedente.

In Spagna l’istituto di statistica INE ha annunciato che l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,5% nel mese di aprile su base mensile (consensus +0,4%) ed è diminuito dell’1,2% su base annuale.

Euro in netto calo contro dollaro, tocca i minimi da fine aprile a 1,1334.

Mercati obbligazionari eurozona in lieve rialzo. Il rendimento del Bund decennale scende di 1 bp allo 0,14%, quello del BTP scende di 2 bp all’1,57%. Lo spread scende di 1 bp a 143.

Dopo una seduta sostanzialmente piatta giovedì per Wall Street (con l’eccezione del Nasdaq, in declino dello 0,49%), alla riapertura degli scambi i mercati asiatici segnano perdite generalizzate, avviandosi a chiudere la terza ottava consecutiva in negativo.

A Tokyo l’indice Nikkei 225 ha segnato -1,41%.

Sul fronte valutario, lo yuan si è indebolito ai minimi degli ultimi due mesi, mentre lo yen è in recupero (anche se ha perso circa l’1,50% sul dollaro nell’intera ottava).

Borse cinesi in rosso: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen chiude a -0,49% circa, l’indice Hang Seng di Hong Kong al momento segna -1,5% circa.

Il petrolio è in arretramento di circa l’1% sulle prese di beneficio, dopo i recenti guadagni, ma anche su timori crescenti per una sovrapproduzione che mettono in secondo piano l’outlook positivo diffuso dall’International Energy Agency.

Tra le altre materie prime il rame è scivolato ai minimi di oltre tre mesi a Shanghai e si avvia verso la terzo ottava consecutiva in segno negativo sempre a causa del rallentamento della domanda da parte della Cina, primo consumatore del metallo rosso.

L’oro è in modesto progresso, ma in calo dell’1,7% nella settimana.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,02%, Nasdaq Composite -0,49%, Dow Jones Industrial +0,05%.

 

Borse asiatiche

Perdite generalizzate sui mercati asiatici. Tokyo contende a Hong Kong (in flessione del 10% dai massimi registrati in aprile) la palma della peggiore piazza della regione, ma dopo quattro sedute consecutive di guadagni il saldo è comunque di un progresso superiore al 2% nella settimana. Non così per Shanghai, che aveva aperto l’ottava con due sessioni di fila di sell-off e sfiora un deprezzamento complessivo del 3% nella settimana.

Sul fronte valutario, lo yuan si è indebolito ai minimi degli ultimi due mesi, mentre lo yen è in recupero (anche se ha perso circa l’1,50% sul dollaro nell’intera ottava).

L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, è in declino dell’1% nella seduta e nell’ottava (terza consecutiva in flessione).

Tokyo, dopo gli iniziali guadagni, ha virato decisamente in negativo e in chiusura il Nikkei 225 arriva a perdere addirittura l’1,41% (non molto migliore la performance dell’indice più ampio Topix, deprezzatosi dell’1,28%).

Più limitate le perdite di Seoul, con il Kospi che segna un declino allo 0,53% al termine delle contrattazioni.

A Sydney l’indice S&P/ASX 200, che già aveva messo fine alla lunga serie di guadagni già nella seduta di giovedì, chiude in flessione dello 0,57% appesantito soprattutto dai titoli legati alle materie prime (i colossi minerari Bhp Billiton e Rio Tinto perdono oltre il 2%).

In vista della chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sono in modesto declino mentre è in positivo, seppure intorno alla parità, lo Shenzhen Composite.

Netta flessione invece per Hong Kong: l’Hang Seng perde infatti circa l’1,30% (performance simile anche per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

 

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta misti. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,05% mentre l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente lo 0,02% e lo 0,49%.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 6 maggio si sono attestate a 294 mila unità, superiori alle attese (270 mila) e al dato rilevato la settimana precedente (274 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,161 milioni, superiore ai 2,120 milioni attesi.

 

Italia

I dati macroeconomici statunitensi ieri hanno mandato in rosso i principali listini azionari. Forte la volatilità per il Ftse Mib che, dopo aver raggiunto un massimo intraday a 17.962 e un minimo a 17,555, ha chiuso limitando il ribasso a -0,26% a 17.651 punti. A pesare è stata la virata in negativo delle borse americane e il rendimento degli altri indici europei, in particolare Francoforte con il Dax-30 che ha chiuso a -1,13%.

A Piazza Affari, segnali di ripresa dai titoli bancari dopo i forti ribassi del giorno prima.

ieri.

 

I dati macro attesi oggi

Venerdì 13 Maggio 2016

05:30 GIA Intervento Kuroda (BoJ);

06:30 GIA Indice attività settore terziario mar;

08:00 GER PIL (prelim.) trim1;

08:00 GER Inflazione (finale) apr;

08:45 FRA Occupati non agricoli (prelim.) trim1;

09:00 SPA Inflazione (finale) apr;

10:00 ITA PIL (prelim.) trim1;

11:00 ITA Inflazione (finale) apr;

11:00 EUR PIL (prelim.) trim1;

14:30 USA Vendite al dettaglio apr;

14:30 USA Indice prezzi alla produzione apr;

16:00 USA Scorte delle imprese mar;

16:00 USA Indice fiducia consumatori (Reuters/Univ. Michigan) (prelim.) mag.