Eni, Descalzi: restiamo in Libia per non “spegnere” il Paese

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Se non ci fosse l’Eni a fornire elettricità tutta la Libia resterebbe al buio. Lo sottolinea l’amministratore delegato Claudio Descalzi, secondo cui “al Paese oggi Eni fornisce il 100% del gas per generazione elettrica e il 50% per le utenze domestiche. Mai pensato di lasciare, neanche nei momenti più critici. Garantiamo l’energia a tutte le parti in causa, ma soprattutto a tutta la popolazione. Se lasciassimo, faremmo un danno al Paese”. Per contrastare il cambiamento climatico, spiega Descalzi in un’intervista all’Avvenire, “dobbiamo rivoluzionare il paradigma di sviluppo fin qui dominante e scegliere senza ambiguità un modello ‘low carbon’. Tassando pesantemente il carbone, come ha fatto la gran Bretagna, il paese del carbone, per dirottare gli investimenti sulle rinnovabili. Alle quali serve però un compagno di via. E non può che essere il gas, l’unica fonte ‘ponte’ verso un futuro a energia pulita, perché garantisce continuità a prezzi contenuti e basso impatto ambientale”. “Noi – aggiunge il numero uno dell’Eni – proponiamo ‘il paradigma Africa’: gas più investimenti e tecnologie per le rinnovabili laddove ci sono spazi e risorse. Siamo stati la prima oil company a investire in Africa nella generazione elettrica, usando il gas associato che in precedenza veniva disperso, con quattro centrali in Congo e Nigeria, dove viene ormai prodotto rispettivamente il 60 e il 20% dell’elettricità. E ci sono nuovi progetti in Angola e Mozambico”.