Ricercatori, sportivi, medici, veterinari e tantissimi volontari coordinati dall’associazione salernitana “Il Mare che unisce”
Due barche a vela, 6 kayak e 569 miglia da percorrere da Agropoli fino a Tunisi in un ideale viaggio della speranza “a ritroso” per un’avventura all’insegna dello sport, della solidarietà e della ricerca scientifica. Promossa dall’associazione “Il Mediterraneo: il mare che unisce” (https://ilmarecheunisce.net/) animata da Raffaele Bove, dirigente medico veterinario presso l’ASL di Salerno e appassionato kayaker, la sfida verrà inaugurata il prossimo 25 giugno 2016 alla marina di Agropoli, dove i kayaker partiranno alla volta di Tunisi seguendo un percorso che in 20 giorni toccherà Acciaroli, Camerota, Sapri, Maratea, Cetraro, Amantea, Tropea, Panarea, Lipari, Porto Rosa, Gregorio Bagnoli, Agata di Militello, Cefalù, Palermo, Terrasini, Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo, Pantelleria, Kelibia e, infine, la capitale della Tunisia.In pochi mesi il progetto ha trovato l’adesione del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali della “Federico II”, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, dell’Università degli Studi di Palermo, dell’Ordine dei Medici Veterinari di Salerno e di Napoli, della SIMEVEP (Società italiana di Medicina Veterinaria Preventiva), della SISVET (Società Italiana Scienze Veterinarie) e, negli ultimi giorni, anche della Direzione Generale dei Servizi Veterinari del Ministero dell’Agricoltura, delle Risorse idriche e della Pesca della Tunisia.
Maturata nel corso della recente Mega-educational tour promosso dall’Ente nazionale tunisino per il Turismo, cui su invito del Console a Napoli Nasreddine Boubakri hanno partecipato Raffaele Bove e Marta Marino, rispettivamente presidente e direttore dell’associazione “Mediterraneo. Il mare che unisce”, la partnership tra medici veterinari italiani e tunisini fa inoltre da preludio a uno studio su “La resilienza nel settore agricolo e della pesca” volto a offrire alle popolazioni del Nord Africa un’occasione di crescita e sviluppo in questi due settori.“Il viaggio – precisa Raffaele Bove, medico veterinario e numero uno dell’associazione – metterà alla prova la resistenza e la tenacia dei kayaker e consentirà agli esperti presenti a bordo di poter realizzare un’approfondita e realistica analisi sullo stato di salute del Mar Mediterraneo e sulle tradizioni legate alla pesca ed alla dieta mediterranea. Tutti i dati saranno poi registrati ed analizzati dal gruppo di ricerca, che estrapolerà informazioni fondamentali per la stesura di ulteriori progetti incentrati su argomenti sia di carattere etico-sociale che tecnico-scientifici” .