Avvocati, legali pronti a sciopero contro prescrizione “lunga”

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L’Avvocatura napoletana è sul piede di guerra: deliberato lo stato di agitazione della classe forense comunicato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro di grazia e giustizia oltre ai presidenti di Camera e Senato. Il motivo è determinato dalla sospensione dei termini di prescrizione proposta dal Governo, che di fatto provocherebbe l’allungamento dei tempi processuali. Ecco perché il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, dopo aver preso atto delle riforme legislative in materia di giustizia penale e che la dilatazione dei tempi di prescrizione non ne risolverebbe i problemi cronici ma che invece allungherebbe, al contrario, i tempi processuali, ha deciso per lo stato di agitazione. “Non c’è stata alcuna consultazione con l’Avvocatura italiana sul disegno di legge in questione – spiega Armando Rossi, presidente dell’Ordine degli avvocati napoletani – laddove per risolvere il problema bisognerebbe destinare maggiori ed adeguate risorse al sistema giustizia ed ampliare gli organici degli uffici giudiziari“. 


L’avvocato Rossi replica al ministro Orlando che ha rilevato il calo delle cause in entrata: “La giustizia non è fatta di numeri. La flessione è dovuta sia alla mancata risposta alla domanda del cittadino ad ottenere giustizia per le lungaggini giudiziarie causate dalla mancanza di personale amministrativo, sia all’aumento continuo del contributo unificato che nega l’accesso a chi non rientra nella soglia per ottenere il patrocinio a spese dello Stato“.