Il consolato francese organizza nuovi scambi tra Campania e Parigi

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di Bruno Russo

Lo status oggettivo dei rapporti tra Italia e Francia , mai come in questo periodo contiene dei picchi storici positivi:  per il secondo anno consecutivo gli imprenditori italiani hanno aumentato gli investimenti in Francia,  superando la Gran Bretagna e piazzandosi al terzo posto dopo Usa e Germania. Se riportiamo  il dato in  cifre, si può  dire che è stato superato il volume di 17 miliardi di euro, e sono più di 1.800 le imprese italiane che hanno deciso di puntare sulla Francia; che ci tiene a mantenere il suo Consolato  Generale di Napoli referente per il Sud Italia, con la fervida attività  del Console Generale Jean Paul Seytre, in un  momento in cui molti luoghi equivalenti chiudono i battenti: ” Il  lavoro nel Paese d’oltralpe è  assicurato per oltre 100 mila dipendenti. Mantenere un Consolato Generale in questi periodi non e ‘ facile, e noi ci teniamo a mantenere gli ottimi rapporti di amicizia e collaborazione con l’Italia, e la crescita degli investimenti corrobora tali attività”. I dati sull’argomento  li ha forniti  direttamente l’ambasciatrice francese a Roma Catherine Colonna, in una conferenza stampa capitolina a Palazzo Farnese, per mandare un chiaro messaggio dopo le polemiche per la conquista di Telecom da parte di Vivendi di Vincent Bolloré: «L’economia francese è aperta a tutti gli imprenditori italiani desiderosi di sfruttare le opportunità offerte dal nostro Paese. La relazione economica italo-francese è sempre più forte. Ricordo che entrambi i paesi sono l’uno per l’altro dei partner commerciali fondamentali : la Francia è il secondo cliente e il secondo fornitore della penisola. Il bilancio 2015 degli investimenti italiani in Francia, presentato oggi, è la dimostrazione dello spirito imprenditoriale dinamico ed internazionale che caratterizza i dirigenti italiani. Quest’ultimi hanno saputo cogliere le opportunità offerte dall’ulteriore rafforzamento dell’attrattività della Francia, dovuto alle molte riforme a favore delle imprese e dell’innovazione condotte negli ultimi anni dal governo francese “. 
Dalle parole di madame Colonna si passa al  vicepresidente della lucchese Sofidel,  Massimiliano Vannucchi , il quale ha recentemente annunciato che il suo gruppo produttore leader in Europa di carta igienica , costruirà in Francia il quarto stabilimento;  mentre Bob Kunze-Concewitz, CEO del gruppo Campari , ha confermato che mancano poche battute,  per la conquista del marchio Grand Marnier,  per oltre 700 milioni di euro. Il notevole aumento di percentuali, nella crescita sul territorio gallico delle realtà  economiche italiane,  inizia  per oltre due terzi da imprese residenti in Lombardia e Piemonte , mentre gli investimenti si concentrano nell’Île de France per un totale del 36% dei progetti,  e nell’Auvergne-Rhône-Alpes (14%). Con 84 progetti italiani di investimento già avviati nel corso dell’ultimo anno , la Campania e il sud d’Italia non è  esente da questa crescita, e il compartimento interessato è  quello dell’industria aerospaziale, seguita dal turismo e l’agro-alimentare, 
Tre settori sono prevalenti: trasporto/stoccaggio (12% dei progetti italiani), tessile/ abbigliamento (12%), agroalimentare (11%). Da notare che l’Italia è il primo paese investitore in Francia nel settore dell’arredamento della casa (37% dei progetti di origine estera). Per quanto riguarda la natura degli investimenti italiani  le attività di produzione e di logistica rappresentano la parte preponderante (entrambe il 21% dei progetti italiani), un risultato che conferma l’importante presenza storica delle industrie tradizionali italiane sul territorio francese. Seguono poi i servizi alle imprese (15%) e i centri decisionali (13%).  Significativa e’ la progressione delle attività di ricerca e sviluppo , che ha portato le imprese italiane a classificarsi al secondo posto mondiale con il 14% dei progetti esteri avviati in Francia, dopo gli Stati Uniti (24%). Come tipologie d’investimento, i  progetti di creazione di nuovi siti rappresentano praticamente un progetto su due (46%) come nel 2014. Le acquisizioni di aziende francesi rappresentano il 12 % dei progetti contro il 10 % nel 2014. Sono invece in aumento i progetti di ampliamento di siti esistenti (43% contro 35%). Questa tendenza può essere interpretata come un segnale di fiducia sull’evoluzione positiva del mercato francese. 
Se poniamo l’analisi su termini comparativi piu’ stretti, occorre confrontare i dati  con la mole  economica che la Francia ha messo in gioco, e mosso in Italia in questi anni: un  volume di investimenti che supera i 46 miliardi di euro per oltre 230 mila dipendenti, e rimarchevole è  la diversa qualità della caratteristica invasiva con la quale l’economica e l’imprenditorialita’ nostrana, dilaga nel Paese d’oltralpe: l’Italia si espande infatti in Francia con piccole e medie aziende manifatturiere , in settori non strategici come la moda, l’alimentare e  teniamo in debito  conto,  l’acquisto di ‘Carte Noire’ da parte di Lavazza. La Francia invece, conquista  grosse fette della grande distribuzione, dell’energia (Edison ) da parte di Electricité de France, della moda over the top come Bulgari e Loro Piana. Senza contare le banche che con Paribas su Bnl e Crédit Agricole su Cariparma e altre casse locali , hanno ormai una presenza  stabile. L’ultima avanzata, quella del bretone Bolloré (che con Vivendi è anche secondo azionista di Mediobanca) è andata a toccare i sensibili fili della telefonia e della futura banda larga creando  non poche preoccupazioni.
Andando ancora a centellinare il compartimento dei progetti in essere si citano alcuni esempi: CIZETA MEDICALI , azienda italiana specializzata dal 1872 nella progettazione e la realizzazione di soluzioni innovative per la terapia dell’ insufficienza venosa e linfatica, che ha deciso di proseguire il suo percorso di crescita ed innovazione sul mercato francese, dove è presente dal 2007. L’azienda ha inaugurato nel 2015 un nuovo stabilimento di 1.600 metri quadri a Saint Amand Montrond, nella regione Centro-Valle della Loira, con un investimento di 1,2 miliardi di euro che permetterà lo sviluppo di nuovi prodotti e la creazione di nuovi posti di lavoro a livello locale; EXPERT SYSTEM leader
nella gestione strategica delle informazioni e dei big data, quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana, che ha acquisto la società francese TEMIS SA con l’obiettivo di rafforzare le competenze e la presenza in Francia. Quest’operazione ha permesso di salvaguardare 65 posti di lavoro; ELECTRO POWER SYSTEM 
che opera nel settore delle energie rinnovabili. Pioniere delle tecnologie ad idrogeno, l’azienda è specializzata in sistemi e soluzioni integrate di stoccaggio di energia e ha sviluppato il primo sistema a idrogeno per la business continuity, dotato di tensioni in uscita multiple. Nel 2015, l’azienda si è insediata a Parigi ed è oggi quotata sul mercato regolamentato francese Euronext; HARMONT&BLAINE storico  marchio di abbigliamento del Bassotto con collezioni sportive per uomo, donna e bambino, presente con circa 100 punti vendita in Italia e oltre 70 a livello internazionale, che  ha deciso di avviare un progetto di crescita sul mercato francese, considerato strategico per l’espansione estera del marchio. Il  gruppo ha creato una società francese per coordinare lo sviluppo commerciale sul territorio, avviato con l’apertura di un primo punto vendita a Parigi, Boulevard des Capucines; INDUSTRIA GRAFICA EUROSTAMPA ha acquisito il 100% Di Poly-Imprim, azienda francese con sede a Touverac (nei pressi di Cognac, in Francia), specializzata nella produzione di etichette di alta qualità per vini e alcolici, in particolare cognac e champagne e con un giro d’affari di circa 4 milioni di euro. Tale acquisizione consente a Eurostampa di sviluppare le quote di mercato in Francia, grazie alla presenza di un sito produttivo specializzato nella stampa di etichette autoadesive di pregio; R.F. CELADA ,  leader nella distribuzione di macchine utensili speciali per l’industria, ha acquistato la società francese in difficoltà CODEM, salvaguardando 30 posti di lavoro. Il piano di sviluppo per i 3 prossimi anni, prevede l’assunzione di 10 nuovi posti di lavoro con un investimento stimato a 0,4 miliardi di euro; 
SAMBONET PADERNO INDUSTRIE leader sul mercato nazionale e internazionale nella produzione di articoli design per la tavola e la cucina: il gruppo ha deciso di rafforzare la sua posizione di leadership sul mercato del lusso tramite l’acquisizione dell’azienda francese Ercuis, storica fabbrica di articoli di argenteria e posateria ubicata in regione Piccardia, che a sua volta detiene il 55,25% delle rinomate porcellane Raynaud (regione Limousin); SIRAP GEMA , uno dei più qualificati produttori di contenitori per alimenti freschi in Europa, è  controllata al 100% da Italmobiliare, una holding italiana quotata alla Borsa di Milano. Presente in Francia da una decina di anni attraverso uno stabilimento produttivo situato a Noves (Bocche del Rodano), Sirap ha acquisito l’azienda francese Vitembal Société Industrielle Vitembal Société basata a Remoulins nel Gard. Tale importante investimento, che ha permesso di salvaguardare i 117 posti di lavoro del sito di Rimoulins, consente a Sirap di rafforzare e sviluppare la propria posizione nel mercato del packaging per alimenti in Francia ed a livello europeo; TESMEC leader nella produzione e commercializzazione di prodotti speciali e di soluzioni integrate per la costruzione, la manutenzione e l’efficientamento di infrastrutture relative al trasporto di energia elettrica, dati e materiali, ha acquisto la società francese MARAIS Technologies SAS , con 120 dipendenti e un fatturato di 27 miliardi di euro, con la prospettiva nell’arco dei tre  prossimi anni, di raddoppiare il fatturato.