Bancari in recupero dopo le forti perdite di ieri

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Il punto. Borsa italiana appare in verde, stamane, nelle prime ore di contrattazioni, con i bancari in recupero. Il Ftse Mib segna infatti +0,45%, il Ftse Italia All-Share +0,51%, il Ftse Italia Mid Cap +0,41%, il Ftse Italia Star -0,19%. 

Anche i mercati azionari europei sono registrati in lieve rialzo. DAX +0,1%, CAC 40 +0,2%, FTSE 100 -0,3%, IBEX 35 +0,3%.
Euro in arretramento contro dollaro dal massimo da fine agosto a 1,1615 toccato ieri mattina.
Al momento EUR/USD oscilla in area 1,1495. Mercati obbligazionari eurozona in calo. Il rendimento del Bund decennale rispetto alla chiusura precedente sale di 2 bp allo 0,22%, anche quello del BTP sale di 2 bp all’1,55%. Lo spread è stabile a 133.

Bancari in recupero, si diceva, dopo le pesanti flessioni delle ultime sedute: FTSE Italia Banche indica +0,9%, EURO STOXX Banks +0,7%. E sempre a proposito di banche, il presidente di Veneto Banca ha dichiarato che non si attende la necessità dell’intervento del Fondo Atlante nel prossimo collocamento di azioni da 1 miliardo di euro, come è invece successo con BP Vicenza.

Future sugli indici azionari americani appena sotto la parità. Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,87%, Nasdaq Composite -1,13%, Dow Jones Industrial -0,78%.

Tokyo fino a domani compreso resta chiusa per festività. Borse cinesi in rosso: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen termina a -0,13% circa, mentre a Hong Kong l’indice Hang Seng segna -0,9% circa. 

Borse asiatiche
Seduta in netto declino per i mercati dell’Asia, dopo le perdite registrate ieri dai listini europei (1,93% la flessione dell’Euro Stoxx 50) e da Wall Street (il peggiore dei principali indici Usa è stato il Nasdaq, in arretramento dell’1,13%). 
Tokyo rimane chiusa per la serie di festività Midori no hi (riaprirà solo venerdì), mentre Shanghai e Shenzhen scambiano in positivo. Tuttavia, la seduta è ampiamente negativa nel complesso: l’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, perde l’1,3% (peggiore performance dell’ultimo mese), con i listini di Hong Kong, Singapore, Sydney e Taipei tutti in calo di oltre un punto percentuale.

Male anche l’Indonesia (la Borsa di Jakarta è scivolata ai minimi degli utili due mesi), su una crescita inferiore alle attese del Pil nel primo trimestre. Sul fronte valutario, il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la valuta Usa nei confronti delle dieci maggiori altre monete, è in moderato progresso dopo essersi apprezzato dello 0,7% nella seduta precedente. In reazione al recupero del dollaro, perde invece colpi l’oro come gran parte dei metalli industriali (nichel, zinco, piombo e rame sono tutti in flessione). I corsi del greggio sono invece sostanzialmente invariati in attesa dei dati sulle riserve Usa.
A Sydney, l’indice S&P/ASX 200 ha segnato un declino dell’1,47% soprattutto a causa di Bhp Billiton. Moderato invece allo 0,49% il declino del Kospi di Seoul. A meno di un’ora dalla chiusura, invece, Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 sono in moderato progresso, ed è intorno al mezzo punto percentuale il guadagno dello Shenzhen Composite.

Di tenore opposto la performance di Hong Kong: l’Hang Seng, allineato alle perdite complessive dell’Asia, recupera in parte ma resta in declino di circa lo 0,70% (performance leggermente peggiore per l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

 

Borsa Usa
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in ribasso a causa dei timori di un rallentamento della crescita economica mondiale. Il Dow Jones ha perso lo 0,78%, l’S&P 500 lo 0,87% e il Nasdaq Composite l’1,13%.

Sul fronte societario Pfizer +2,84%. Il colosso farmaceutico ha annunciato una trimestrale superiore alle attese ed ha migliorato l’outlook 2016. Nel primo trimestre l’utile è cresciuto a 3,02 miliardi di dollari da 2,38 miliardi mentre i ricavi sono aumentati del 20% a 13,01 miliardi. Escluse le poste straordinarie l’utile per azione si è attestato a 0,67 dollari. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,55 dollari su ricavi per 12,07 miliardi. Per l’intero esercizio la società stima ora un Eps adjusted compreso tra 2,38 e 2,48 dollari su ricavi per 51,0-53,0 miliardi. Nella precedente guidance Pfizer aveva previsto un Eps di 2,20-2,30 dollari su ricavi per 49,0-51,0 miliardi.
Apple +1,64%. Il titolo del produttore dell’iPhone rimbalza dopo otto sedute consecutive negative.

Sprint +5,3%. L’operatore mobile ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 554 milioni di dollari (0,14 dollari per azione), in crescita rispetto ai 224 milioni dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono diminuiti a 8,07 miliardi da 8,28 miliardi. Gli analisti avevano previsto una perdita di 0,12 dollari per azione su ricavi per 8,02 miliardi.

American International Group (Aig) -1,11%. Il colosso assicurativo ha comunicato risultati relativi al primo trimestre 2016 segnati da perdite per 183 milioni di dollari, contro utili netti per 2,47 miliardi del pari periodo del precedente esercizio. L’utile operativo è crollato a 773 milioni (-54%) mentre l’Eps adjusted si è attestato a 65 centesimi, contro il dollaro del consensus di Thomson Reuters.
Twitter -2,78%. Il titolo del social media ha aggiornato il minimo storico a 13,90 dollari.

Archer Daniels Midland -2,88%. Il fornitore di ingredienti per l’industria alimentare ha chiuso il primo trimestre con ricavi e utili in calo. I profitti sono diminuiti a 230 milioni di dollari da 493 milioni dello stesso periodo di un anno prima mentre i ricavi sono calati a 14,38 miliardi da 17,51 miliardi. Escluse le poste straordinarie l’Eps si è attestato a 0,42 dollari. Gli analisti avevano previsto un Eps di 0,45 dollari su ricavi per 16,85 miliardi.

 

Italia
A Piazza Affari ieri l’indice Ftse Mib ha chiuso la seduta con un ribasso del 2,46% a 17.966 punti (minimi dal 12 aprile). Le vendite non hanno dato tregua al comparto bancario dopo il no di Borsa Italiana alla quotazione della Popolare di Vicenza e ai crescenti timori sulla prossima operazione di Veneto Banca. Dunque: Montepaschi ha ceduto il 7,57% a 0,617 euro, Popolare di Milano il 3,54% a 0,60 euro, Banco Popolare il 7,17% a 5,305 euro, Ubi Banca il 5,11% a 3,34 euro, Unicredit il 4,68% a 3,098 euro. 
Anche il ritracciamento del petrolio si è sentito sul comparto oil del listino milanese: Eni ha mostrato una flessione del 3,08% a 13,52 euro, Tenaris è arretrata del 5,34% a 11 euro. 
Male anche Saipem (-3,20% a 0,383 euro) che ha siglato un importante contratto. 
Le vendite hanno colpito anche i titoli della galassia Agnelli, in particolare CNH Industrial che ha lasciato sul parterre il 6% a 6,345 euro. 
E male anche FCA (-3,02% a 6,905 euro).


I dati macro attesi oggi
Mercoledì 4 Maggio 2016

GIA Mercati chiusi per festività;

01:00 USA Intervento Lockhart (Fed);

08:45 FRA Bilancia commerciale mar;

09:00 SPA Variazione n° disoccupati apr;

09:45 ITA Indice PMI servizi apr;

09:50 FRA Indice PMI servizi (finale) apr;

09:55 GER Indice PMI servizi (finale) apr;

10:00 EUR Indice PMI composito (finale) apr;

10:00 EUR Indice PMI servizi (finale) apr;

10:30 GB Indice PMI costruzioni apr;

11:00 EUR Vendite al dettaglio mar;

12:15 EUR Intervento Weidmann (BCE);

14:15 USA Nuovi occupati (stima ADP) apr;

14:30 USA Indice produttività del lavoro (prelim.) trim1;

14:30 USA Indice costo del lavoro (prelim.) trim1;

14:30 USA Bilancia commerciale mar;

15:45 USA Indice MArkit PMI servizi (finale) apr;

16:00 USA Ordini industriali mar;

16:00 USA Ordini beni durevoli (finale) mar;

16:00 USA Indice ISM non manifatturiero apr;

16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.