Agroalimentare, alla scoperta del cibo mediterraneo: ponte tra Napoli e Tel Aviv

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“Napoli e Tel Aviv – ma anche l’Italia e Israele – sono da oggi ancora più vicine. Unite da un legame di fratellanza che parte dalla tavola e dal buon cibo, ma che si estende su un ponte ideale che è il Mar Mediterraneo. La buona tavola, il cibo, unisce e rende amici”. Ad affermarlo è Giuseppe Crimaldi, presidente dell’associazione Italia – Israele di Napoli, che ha organizzato nel capoluogo campano un evento gastronomico in collaborazione con l’Ambasciata di Israele a Roma e il ministero del Turismo di Israele. Tre grandi chef insieme a Napoli, culla del mediterraneo, per raccontare le tradizioni della cucina italiana ed israeliana in una armonia di profumi e sapori: Fabio Bisanti, Salvatore Giuliano e Shaul Ben Aderet. Bisanti, amante della sperimentazione e dell’innovazione, vincitore di molti premi internazionali, si forma con importanti esperienze in Italia e all’estero. Rinforza la tradizione in ristoranti come “La Cantinella” di Capri e Napoli e “L’Antica Trattoria di Sorrento”. Conduce l’attività dal 2001. Salvatore Giuliano è il più giovane dei tre. Chef di cucine stellate come quella del ristorante “Marenna” e “Il Mosaico”. Rivisita la tradizione familiare e trascorre poi un importante esperienza formativa in Giappone, sempre più curioso di conoscere e creare. Shaul Ben Aderet, classe 1964, trasferisce in Israele e nella sua cucina le origini greche del padre, ma anche l’origine irachena della sua famiglia. Il suo “The Blue Rooster” è diventato il simbolo di una tradizione che sempre si rinnova.
“Bellissima esperienza, grande onore e privilegio per me portare in Italia un assaggio della cucina israeliana che unisce diverse etnie da tutto il mondo – un melting pot di sapori che crea struttura di colori e profumi che individuano Israele”, commenta Shaul Ben Aderet.