Artisti di Teheran celebrano il viaggiatore Pietro della Valle

66

In Italia probabilmente pochi lo commemorano ancora. Ma gli iraniani non lo hanno dimenticato. Così a 500 anni dal suo arrivo nella Persia dei fasti e dello splendore della dinastia safavide, la Casa degli Artisti di Teheran ha dedicato una mostra di dipinti e disegni e un convegno a Pietro Della Valle, viaggiatore, pellegrino, scopritore, che da Napoli, attraverso la Terrasanta, arrivò alla corte di Shah Abbas ad Isfahan e proseguì anche oltre, fino a Goa in India. Con Shah Abbas visse alcuni anni e sulla vita quotidiana dell’epoca, scrisse diciotto lettere, il documento più prezioso rimasto sui fasti, i personaggi, gli intrghi, le ricchezze di quel regno. Della sua importanza, in una tavola rotonda, hanno parlato l’addetto culturale dell’ambasciata italiana a Teheran, Carlo Cereti, e gli artisti iraniani Habib Derakhahani, Mohammed Reza Ashani, Ardalan Fayazi. A Della Valle è intitolata la scuola italiana di Teheran, fondata negli anni settanta. Nella capitale iraniana esiste anche un’associazione di ex studenti iraniani che si sono laureati in Italia e che, con il suo centinaio di membri, è molto attiva. L’iniziativa dedicata al viaggiatore italiano rientra in una tradizionale collaborazione tra la Casa degli artisti e la comunità italiana. In passato, ad esempio, si è svolta anche una rassegna del teatro italiano, con la commedia “Il sindaco del rione Sanità”, di Edoardo De Filippo, recitata in farsi.