Bankitalia: debito febbraio a 2.215 mld

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(ANSA) – ROMA, 15 APR – Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 21,5 miliardi toccando quota 2.214,9 miliardi. E’ quanto emerge dal Supplemento di “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” al bollettino statistico della Banca d’Italia. L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l’emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione. Banca d’Italia ha anche rivisto il debito 2015, al rialzo di 1,8 miliardi (0,1 punti del Pil, dal 132,6 al 132,7%) a quota 2.171 miliardi confermando l’aumento rispetto al 2014 (2.136 miliardi). Larga parte della revisione – fanno sapere Bankitalia – riflette la classificazione nel perimetro della P.a. del Fondo di Risoluzione Nazionale sulle banche, le cui passività sono state incluse nel debito pubblico nonostante le risorse siano fornite dagli istituti.
   

(ANSA) – ROMA, 15 APR – Il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato a febbraio di 21,5 miliardi toccando quota 2.214,9 miliardi. E’ quanto emerge dal Supplemento di “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” al bollettino statistico della Banca d’Italia. L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (10,773 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,2 miliardi, a 74,7 miliardi). In senso opposto hanno operato, per complessivi 0,5 miliardi, l’emissione di titoli sopra la pari e la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione. Banca d’Italia ha anche rivisto il debito 2015, al rialzo di 1,8 miliardi (0,1 punti del Pil, dal 132,6 al 132,7%) a quota 2.171 miliardi confermando l’aumento rispetto al 2014 (2.136 miliardi). Larga parte della revisione – fanno sapere Bankitalia – riflette la classificazione nel perimetro della P.a. del Fondo di Risoluzione Nazionale sulle banche, le cui passività sono state incluse nel debito pubblico nonostante le risorse siano fornite dagli istituti.