App, social e visite “aumentate”. Così Pompei diventa multimediale

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Installazioni multimediali, massiccia presenza sui social e in nuovo portale, visite notturne, nuove aperture e altre numerose novità per Pompei. Il più grande museo all’aperto del mondo entra nell’era digitale e rilancia l’offerta turistica per i milioni di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Le visite di notte partiranno dal prossimo giugno. I turisti notturni saranno accolti dalle straordinarie immagini dei combattimenti tra i gladiatori e da scene di spettacoli e di musica antica proiettati nell’Odeion e nel Teatro Grande. Gli scavi sposano la multimedialità. 

Lanciate le pagine Facebook, Twitter e il profilo Instagram, tutti e tre sia in italiano che in inglese. Poi arriverà il nuovo portale web. L’obiettivo è migliorare l’accessibilità, integrare e potenziare i contenuti: il nuovo portale sarà il principale veicolo di informazioni per i curiosi e i turisti. Pronte anche la nuova mappa e la guida in otto lingue. Sarà rifatta anche tutta la segnaletica interna al sito. Ad oggi sono carenti le indicazioni per aiutare i turisti a trovare edifici, le uscite, i servizi igienici. 

Il Grande progetto Pompei prende vita secondo due linee direttrici: il Piano della comunicazione e il Piano della fruizione. Il primo vale 690mila euro ed è stato realizzato dalla società Inarea, il secondo 1,8 milioni di euro e attuato dalla società Arte’m. Pompei ha anche un nuovo marchio. Riprende il nome latino della città, Pompeii, con due “i”, conservato anche nella lingua inglese. Altra novità, una serie di itinerari tematici fruibili dai visitatori attraverso sei App dedicate in più lingue. Gli itinerari proposti consentono la ricostruzione della vita a Pompei nei suoi aspetti quotidiani, dal cibo ai mestieri, dal tempo libero ai riti funerari, e in altri ambiti come politica, spettacoli, religiosità, amministrazione civica e giudiziaria. “Proponiamo un’immagine nuova di Pompei – spiega il direttore della Soprintendenza Massimo Osanna – L’obiettivo principale è utilizzare in modo non solo strumentale ma anche strategico la comunicazione, al fine di rafforzare l’immagine di Pompei quale fattore di produzione di cultura

Nuove aperture in vista nel sito. Il 19 aprile riapre il Tempio di Iside. Anche qui un allestimento multimediale proporrà una ricostruzione dei riti che gli abitanti di Pompei compivano in onore della divinità egiziana. In un filmato promozionale diretto da Stefano Incerti, Peppe Servilloveste il ruolo di un devoto di Iside mentre partecipa a un scrificio in onore della dea assieme agli altri fedeli. Il Tempio sarà riaperto in occasione dell’inaugurazione della mostra di grandi statue egiziane provenienti dal Museo egizio di Torino, esposte all’interno della Palestra grande. Dal 28 aprile sarà di nuovo visitabile, dopo quasi 36 anni, l’Antiquarium degli Scavi, costruito nel secolo scorso inglobando le strutture della Villa Imperiale, la grande dimora di lusso con vista panoramica sul golfo di Napoli.

 Nell’Antiquarium, chiuso dopo i danni subiti durante il terremoto del 1980, ha trovato posto il plastico 1:500 della Pompei del 79 d.C. Qui un sistema di proiezioni consentirá di illuminare le singole porzioni del plastico e di far veder su due schermi l’immagine degli edifici inquadrati ricostruiti in computer grafica, mentre una voce narrante in inglese spiega la vita e le funzioni dei singoli monumenti. Nella vicina Villa Imperiale, allestimenti museografici e multimediali che consentono una visita immersiva nella vita quotidiana di Pompei. Rinnovato anche il sistema identificativo con braccialetti monouso che saranno forniti ai visitatori che richiederanno l’uscita temporanea dal sito, che potranno così rientrare in giornata attraverso i 4 varchi di Porta Marina, piazza Esedra, piazza Anfiteatro e Villa dei Misteri/Porta Ercolano. Pompei comincia a darsi un nuovo volto.