Pd, De Luca: No ad operazioni nostalgia, nessuno è ospite nel partito

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A Cuperlo dico che se dovessi immaginare di vivere in un partito nel quale la libertà di opinione rappresenta un pretesto per la pulizia etnica o l’eliminazione sistematica da ruoli istituzionali sarei nettamente contrario. Sono per un partito di persone libere. C’è un problema di equilibrio ma ci sono le condizioni per trovarlo. Basta con questo psicodramma: nessuno è ospite di questo partito, siamo inquilini della stessa casa e militanti“. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale, alla Direzione Pd. 

Sono per un partito di persone libere. C’è sicuramente un problema di equilibrio, però capiamoci – ha aggiunto -. Se si immagina di utilizzare le vicende istituzionali in ragione della battaglia politica interna sono ferocemente contrario perché la discussione deve essere ampia ma quando si decide si decide”. Poi la stoccata finale. “Quando sento proporre operazioni nostalgia non mi convincono assolutamente, ma non sovraccarichiamo questioni più generali. Non vorrei che alla base di quelle operazioni nostalgia ci fossero più che problemi politici problemi prostatici, che richiedono altre professionalità. Essere minoranza o maggioranza possa significare avere una rendita di posizione. Se uno è un idiota è un idiota, che sia minoranza o maggioranza“.
In riferimento all’inchiesta in Basilicata è stato chiaro: “Chi ruba nel Pd è colpevole tre volte, tradisce il partito, la legge e la povera gente: i magistrati vadano avanti. Ma no ad aggressioni mediatiche”.