Borsa: Milano scivola con credito, Banco -6%, Mps -4%

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Piazza Affari debole con buona parte del settore bancario, che è scivolato ancora pesantemente: l’indice Ftse Mib ha concluso in calo dell’1,41% a 18.116 punti, l’Ftse All share in ribasso dell’1,26% a quota 19.786. Tra i titoli principali, il Banco popolare ha perso il 6,4% poco sopra quota sei euro, Mps il 4,1% a quota 0,50, Ubi il 3,9%, Bpm il 3,8%, Bper il 3,1%, Unicredit tre punti percentuali netti a 3,17 euro. Nel settore, i titoli migliori sono stati Azimut (+2,1%), Anima (+2%) e Mediolanum (+1,6%), con Intesa SanPaolo che ha concluso in positivo dello 0,6%. Negli altri comparti Luxottica ed Exor hanno perso il 3,1%, Enel il 2,5% ed Eni l’1,6% in una giornata nella quale il prezzo del petrolio ha ancora faticato a tenere. Debole Mediaset (-1,3%) e cauta Telecom, che ha perso lo 0,6%.

 Borse in ordine sparso in Asia e Pacifico, esaurita la vena di ottimismo stimolata dalla cautela annunciata dalla presidente della Fed Janet Yellen nel ritoccare i tassi Usa. Il rialzo dei titoli delle quotazioni dei metalli ha favorito il listino di Sidney (+1,45%), mentre a Tokyo (-0,71%) hanno prevalso le prese di beneficio. Fiato corto a Shanghai (-0,08%) ed Hong Kong (-0,52%), ancora aperte insieme a Mumbai (+0,31%) e Singapore (-1,22%), mentre Taiwan (+0,09%) e Seul (-0,31%) hanno chiuso contrastate. Negativi i futures sui listini europei ed americani in attesa dell’inflazione nell’Ue e di alcuni dati chiave dagli Usa, dalla perdita di posti di lavoro alle richieste di sussidi di disoccupazione, seguite dalla fiducia dei manager del Milwaukee e di Chicago.

Piazza Affari debole con buona parte del settore bancario, che è scivolato ancora pesantemente: l’indice Ftse Mib ha concluso in calo dell’1,41% a 18.116 punti, l’Ftse All share in ribasso dell’1,26% a quota 19.786. Tra i titoli principali, il Banco popolare ha perso il 6,4% poco sopra quota sei euro, Mps il 4,1% a quota 0,50, Ubi il 3,9%, Bpm il 3,8%, Bper il 3,1%, Unicredit tre punti percentuali netti a 3,17 euro. Nel settore, i titoli migliori sono stati Azimut (+2,1%), Anima (+2%) e Mediolanum (+1,6%), con Intesa SanPaolo che ha concluso in positivo dello 0,6%. Negli altri comparti Luxottica ed Exor hanno perso il 3,1%, Enel il 2,5% ed Eni l’1,6% in una giornata nella quale il prezzo del petrolio ha ancora faticato a tenere. Debole Mediaset (-1,3%) e cauta Telecom, che ha perso lo 0,6%.

 Borse in ordine sparso in Asia e Pacifico, esaurita la vena di ottimismo stimolata dalla cautela annunciata dalla presidente della Fed Janet Yellen nel ritoccare i tassi Usa. Il rialzo dei titoli delle quotazioni dei metalli ha favorito il listino di Sidney (+1,45%), mentre a Tokyo (-0,71%) hanno prevalso le prese di beneficio. Fiato corto a Shanghai (-0,08%) ed Hong Kong (-0,52%), ancora aperte insieme a Mumbai (+0,31%) e Singapore (-1,22%), mentre Taiwan (+0,09%) e Seul (-0,31%) hanno chiuso contrastate. Negativi i futures sui listini europei ed americani in attesa dell’inflazione nell’Ue e di alcuni dati chiave dagli Usa, dalla perdita di posti di lavoro alle richieste di sussidi di disoccupazione, seguite dalla fiducia dei manager del Milwaukee e di Chicago.