Martinelli, ecco la mia verità su Ustica

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(ANSA) – ROMA, 24 MAR – Un film a tesi, “maieutico” a detta dello stesso regista Renzo Martinelli, questo ‘Ustica’, in sala dal 31 marzo in 100 copie con Indipendent Movie e Zenit, che mette mano a uno dei misteri d’Italia, la tragedia del 27 giugno 1980 quando il Dc9 Itavia scomparve dagli schermi radar e si schiantò tra Ponza e Ustica. Persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo. Martinelli rifiuta la tesi di un missile francese e sostiene invece che tutto fu provocato da un caccia americano in combattimento con un Mig libico che, per raggiungere la Jugoslavia sfuggendo ai radar, si era posto sotto al Dc9.
    Ma sulle tante ipotesi fatte sulle cause di questa tragedia, spiega il magistrato Rosario Priore che per un periodo aveva curato le indagini, “il problema a monte è il segreto di Stato che può fermare tutto. Certo il cinema può stimolare la ricerca della verità, ma quando ci sono coinvolte forze militari, tanto più quelle americane, entra in scena la legislazione di bandiera che complica tutto”.
   

(ANSA) – ROMA, 24 MAR – Un film a tesi, “maieutico” a detta dello stesso regista Renzo Martinelli, questo ‘Ustica’, in sala dal 31 marzo in 100 copie con Indipendent Movie e Zenit, che mette mano a uno dei misteri d’Italia, la tragedia del 27 giugno 1980 quando il Dc9 Itavia scomparve dagli schermi radar e si schiantò tra Ponza e Ustica. Persero la vita tutti gli 81 occupanti dell’aereo. Martinelli rifiuta la tesi di un missile francese e sostiene invece che tutto fu provocato da un caccia americano in combattimento con un Mig libico che, per raggiungere la Jugoslavia sfuggendo ai radar, si era posto sotto al Dc9.
    Ma sulle tante ipotesi fatte sulle cause di questa tragedia, spiega il magistrato Rosario Priore che per un periodo aveva curato le indagini, “il problema a monte è il segreto di Stato che può fermare tutto. Certo il cinema può stimolare la ricerca della verità, ma quando ci sono coinvolte forze militari, tanto più quelle americane, entra in scena la legislazione di bandiera che complica tutto”.