Bcc:Carnevale-Maffè,dubbi su way out

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(ANSA) – ROMA, 17 MAR – “Più che una ‘way out’ direi che si tratta di un ‘no way’ perchè se le riserve rimangono indivisibili allora non si vede come possano essere disponibili per gli stringenti requisiti di capitale (Cet1) che saranno richiesti alle neo spa e perchè l’autorizzazione che dovrà essere concessa dall’autorità di vigilanza, da noi la Banca d’Italia, dovrà rispettare i paletti europei che impongono una crescente patrimonializzazione, non certo l’inverso”.
    In questo primo commento all’ANSA del professore di Strategia e Imprenditorialità della Bocconi Carlo Alberto Carnevale Maffè al testo della riforma delle Bcc si lamenta come “il dibattito si stia incentrando solo su chi vuole difendere la sua gelosa indipendenza locale e non invece su come dovrà essere la futura holding unica delle Bcc, probabile terza banca italiana per dimensioni, la prima come capitale nazionale”.
   

(ANSA) – ROMA, 17 MAR – “Più che una ‘way out’ direi che si tratta di un ‘no way’ perchè se le riserve rimangono indivisibili allora non si vede come possano essere disponibili per gli stringenti requisiti di capitale (Cet1) che saranno richiesti alle neo spa e perchè l’autorizzazione che dovrà essere concessa dall’autorità di vigilanza, da noi la Banca d’Italia, dovrà rispettare i paletti europei che impongono una crescente patrimonializzazione, non certo l’inverso”.
    In questo primo commento all’ANSA del professore di Strategia e Imprenditorialità della Bocconi Carlo Alberto Carnevale Maffè al testo della riforma delle Bcc si lamenta come “il dibattito si stia incentrando solo su chi vuole difendere la sua gelosa indipendenza locale e non invece su come dovrà essere la futura holding unica delle Bcc, probabile terza banca italiana per dimensioni, la prima come capitale nazionale”.