Mattarella, Paese sia unito, istituzioni diano esempio

38

“Più unito è il Paese, migliore sarà la crescita in termini di durata e di sostenibilità. Quando si aprono fratture, invece, diventiamo tutti più deboli. Le istituzioni per prime sono chiamate a dare l’esempio di collaborazione, di responsabilità, di trasparenza nel servizio al bene comune”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per i 155 anni dell’Unità d’Italia.

“La ‘Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera’, voluta dal Parlamento dopo le celebrazioni del 150 anniversario dell’unità d’Italia – dice Mattarella – celebra la data di nascita del nostro Paese, finalmente unito. Viviamo una stagione di straordinari cambiamenti e di sfide nuove e impegnative: l’unità del Paese può darci moltissimo, è un valore aggiunto decisivo nel contesto europeo e mondiale sempre più dinamico e interdipendente”.

“Dalla storia comune – aggiunge – abbiamo tratto e possiamo ancora trarre grandi risorse. È accaduto in passato quando sono stati affrontati momenti difficili e passaggi drammatici. Lo spirito del Risorgimento, che ha avviato e compiuto il primo percorso unitario, è tornato a vivere ed è stato reinterpretato nella lotta di Liberazione dalla dittatura e dall’occupazione straniera. Oggi la Repubblica, per scelta degli italiani, è la nostra casa comune, e la Costituzione democratica ne è diventata il fondamento. Insieme, nell’Unione Europea, siamo oggi più forti, più solidali e dunque più competitivi. Più unito è il Paese, migliore sarà la crescita in termini di durata e di sostenibilità. Quando si aprono fratture, invece, diventiamo tutti più deboli. Le istituzioni per prime sono chiamate a dare l’esempio di collaborazione, di responsabilità, di trasparenza nel servizio al bene comune.

L’unità è anche un ideale. Questo testimonia la nostra storia nazionale. La Costituzione, l’inno e la bandiera ne sono simboli. E’ ciò che intendiamo oggi celebrare, dialogando soprattutto con le giovani generazioni, che stanno affrontando problemi inediti e che abbiamo la responsabilità di accompagnare verso un futuro di libertà e di coesione”.

   

“Più unito è il Paese, migliore sarà la crescita in termini di durata e di sostenibilità. Quando si aprono fratture, invece, diventiamo tutti più deboli. Le istituzioni per prime sono chiamate a dare l’esempio di collaborazione, di responsabilità, di trasparenza nel servizio al bene comune”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per i 155 anni dell’Unità d’Italia.

“La ‘Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera’, voluta dal Parlamento dopo le celebrazioni del 150 anniversario dell’unità d’Italia – dice Mattarella – celebra la data di nascita del nostro Paese, finalmente unito. Viviamo una stagione di straordinari cambiamenti e di sfide nuove e impegnative: l’unità del Paese può darci moltissimo, è un valore aggiunto decisivo nel contesto europeo e mondiale sempre più dinamico e interdipendente”.

“Dalla storia comune – aggiunge – abbiamo tratto e possiamo ancora trarre grandi risorse. È accaduto in passato quando sono stati affrontati momenti difficili e passaggi drammatici. Lo spirito del Risorgimento, che ha avviato e compiuto il primo percorso unitario, è tornato a vivere ed è stato reinterpretato nella lotta di Liberazione dalla dittatura e dall’occupazione straniera. Oggi la Repubblica, per scelta degli italiani, è la nostra casa comune, e la Costituzione democratica ne è diventata il fondamento. Insieme, nell’Unione Europea, siamo oggi più forti, più solidali e dunque più competitivi. Più unito è il Paese, migliore sarà la crescita in termini di durata e di sostenibilità. Quando si aprono fratture, invece, diventiamo tutti più deboli. Le istituzioni per prime sono chiamate a dare l’esempio di collaborazione, di responsabilità, di trasparenza nel servizio al bene comune.

L’unità è anche un ideale. Questo testimonia la nostra storia nazionale. La Costituzione, l’inno e la bandiera ne sono simboli. E’ ciò che intendiamo oggi celebrare, dialogando soprattutto con le giovani generazioni, che stanno affrontando problemi inediti e che abbiamo la responsabilità di accompagnare verso un futuro di libertà e di coesione”.