Napoli chiama Lisbona: a Piano di Sorrento due popoli di navigatori a confronto

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L’orizzonte del Portogallo , rivolto verso l’Atlantico e aperto ad un nuovo modo di concepire la scoperta, insita in tanti navigatori che collegarono tra loro terre lontane già dal tardo medoevo , è proteso ora a nuovi incontri e scambi economici: “Portoghesi: il popolo che apri il mondo al mondo” è il titolo della conferenza che la prof Marisa Cusati Console Onorario del Portogallo a Napoli, ha tenuto a Piano di Sorrento l’11 Marzo, presso il Centro Culturale di via delle Rose.
I Portoghesi, collegarono l’Europa con il medio e l’estremo oriente con rotte di esplorazione protese prima alla mera scoperta e poi al commercio, trasportando dopo dalle spezie ai tessuti senza scordare le preziose porcellane, e ancor piu’ le preziose idee che contraddistinsero questo popolo. Adesso, il valore dell’opera del Console e’ giunto in penisola, grazie al prof Luigi Russo della Università Parthenope, da quando qualche decennio si svolse un importante convegno sulla navigazione antica, organizzato proprio dal Console Cusati , laureatosi in “Lingue Letterature e Istituzioni dell’Europa Occidentale, presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli; esercitatrice di “Lingua Portoghese dal 1971 presso la stessa Istituzione , ove ha ricoperto i ruoli di Assistente incaricata, Contrattista, Professore incaricato e quindi Professore Associato per le discipline Lingua Portoghese, Lingua e Letteratura Portoghese, Letteratura Portoghese e Letterature di Espressione Portoghese.
Attualmente è Professore associato di Letterature Portoghese e Brasiliana in servizio presso la Facoltà di Lettere e Filosofia; nonché componente del Comitato Tecnico Scientifico del Centro Telematico di Ateneo dalla sua costituzione ; componente della Giunta del Dipartimento di Studi Comparati;
Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato in Letterature Romanze coordinato dalla Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, dalla sua istituzione ; Componente del Comitato di Redazione della Rivista “Annali-Sezione Romanza” dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” ; Professore a contratto di Lingua e Letteratura Portoghese presso l’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” ; Presidente dell’Associazione Italia-Portogallo Napoli dal 1986 ; Console Onorario del Portogallo per le Regioni Campania, Basilicata e Calabria dal 1996.
La vivida azione del Consolato portoghese a Napoli, prende spunto anche dal pacchetto di incentivi per l’interscambio : il ministro dell’Economia Manuel Caldeira Cabral ha annunciato un pacchetto di strumenti finanziari volti alla capitalizzazione delle imprese e a stimolare l’economia e l’imprenditoria qualificata, per un totale di circa 1.5 miliardi di Euro. In accordo con il ministero dell’economia, saranno messi a disposizione meccanismi che mirano non solo all’accelerazione dei processi di ristrutturazione, ma anche alla capitalizzazione delle imprese, riducendo la dipendenza dal credito bancario.
Questi strumenti finanziari, annunciati dal ministro dell’economia durante la cerimonia “PME di Eccellenza”,saranno finanziati da fondi europei nell’ambito del quadro “Portogallo 2020”. La metà dei posti di lavoro nel paese è creata dalle nuove aziende, difende il segretario di Stato.
Il governo portoghese sta realizzando un pacchetto di incentivi finanziari per le nuove imprese che sarà annunciato a breve. Il provvedimento, che comprende fondi comunitari e altri tipi di sostegno, ha due obiettivi chiari: promuovere la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro, come ha riferito il segretario all’Industria João de Vasconcelos, “Quando il 50% dell’impiego è generato da nuove imprese, quest’ultime diventano una priorità” ha aggiunto lo stesso Vasconcelos al termine della conferenza Start Up Go Global. Da qui l’importanza di questi aiuti, che si aggiungono a quelli già esistenti. Per Vasconcelos la creazione di posti di lavoro riguarda soprattutto settori come tecnologia e innovazione, anche perchè, ricorda, “la digitalizzazione sarà la priorità delle agende dei CEO nei prossimi tre anni”. Egli è convinto che questa tendenza caratterizzerà la prossima edizione del Web Summit di Lisbona; convinzione condivisa con il presidente dell’ Aicep, Miguel Frasquilho, che ha confessato tra l’altro la speranza di ospitare il Web Summit non solo per i prossimi tre anni.
Per l’edizione di quest’anno, che ha visto un investimento di 1.3 milioni di Euro, è previsto un ritorno in termini economici di circa 175 milioni di Euro.
Un esempio di aziende italiane che hanno approfittato delle opportunità offerte dal sistema portoghese e che hanno collezionato tutta una serie di tappe crescenti è ‘Viasat Group’, azienda specializzata nella produzione di sistemi elettronici automotive che ha sancito il suo ‘sbarco’ consolidato nel territorio portoghese con la costituzione della newco BluSat Serviços Telematicos. “Un passaggio importante nel quadro di un più esteso piano di crescita sui mercati internazionali che conferma la presenza di Viasat tra i Top Players mondiali”, sottolinea Marco Petrone, responsabile del corporate development internazionale del Gruppo e CEO di Viasat Telematics. “Volevamo e vogliamo essere un polo di attrazione e aggregazione delle eccellenze locali, siano esse aziende o singoli talenti, oltreché un Service Provider di riferimento per la clientela che opera a livello globale. Attenzione alla qualità della produzione tecnologica, alla competenza tecnica, alla qualità dei servizi erogati, commenta Patrìcia Cristo CEO di Blusat Serviços Telemáticos, sono solo alcuni dei fondamenti comuni a tutto il Gruppo, ora anche disponibili in Portogallo. Il nostro è un team riconosciuto dal mercato locale per la sua esperienza e competenza nello specifico nei settori IT, Telco, Telematica e Fleet. La presenza di Viasat a livello internazionale è destinata quindi a crescere in maniera importante nei prossimi anni. I nostri piani di sviluppo sono concentrati in particolare su quei Paesi ove esistono ampi spazi di crescita per aziende che possano offrire la nostra elevata esperienza nel settore, le nostre soluzioni tecnologiche e la nostra forza finanziaria e trasparenza nell’approccio al mercato ed alla relazione con tutti gli stakeholder. Siamo nel mezzo di un percorso che vedrà impegnata Viasat nel cogliere opportunità di sviluppo non solo in Italia, ma soprattutto all’estero. La telematica ha grandi prospettive per il futuro e noi intendiamo coglierle portando sempre più in alto il marchio di un Made in Italy innovativo e vincente”.
“Oggi Viasat – commenta Massimo Getto, Vice Presidente e CFO del Gruppo – può contare su una presenza diretta nei Paesi europei di maggiore interesse per la diffusione delle tecnologie satellitari e una copertura indiretta in quasi 30 Paesi tra Africa e Medioriente, attraverso rapporti di distribuzione con operatori locali. Una propensione sempre più internazionale dimostrata anche dalla crescita del fatturato delle consociate estere che stimiamo possa attestarsi intorno al 20% entro il 2018”.