Abbigliamento, sete italiane di scena a Rabat: in mostra anche le cravatte di Marinella

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Il mondo della seta italiana va in scena a Rabat: domani si inaugura all’Istituto italiano di cultura nella capitale marocchina la mostra “Fantasia di sete italiane“, sezione moderna della collezione della Fondazione Sartirana. Insieme a una selezione di abiti in seta di Giorgio Armani, Roberto Capucci, Gianfranco Ferre‘, Ken Scott, Emilio Pucci, Valentino e Versace, viene presentata una ricca documentazione di accessori in seta di noti marchi, cravatte e foulards realizzati a Milano, Firenze, Roma, Napoli e Venezia da brillanti creatori del Sistema Moda Italia.

Esposte non solo le creazioni di Fendi e Ferragamo, Gucci e Marinella, Trussardi, Etro e Missoni, ma anche diversi marchi sconosciuti al grande pubblico, aziende artigiane di nicchia, molte scomparse negli anni. Un panorama del gusto di abbigliarsi femminile e maschile tra gli anni ’60 e la fine del ‘900. Non mancano dettagli come ombrelli e cuscini in seta che testimoniano la raffinatezza di personaggi cui sono appartenuti, da Monica Vitti a Valentina Cortese, da Jacqueline Kennedy a Nancy Regan, da Soraya di Persia a Sophia Loren. L’esposizione, arrivata a Rabat su iniziativa dell’Istituto italiano, e’ stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Sartirana, la Fondazione Andrea Pfister di Vigevano e la Fondazione Ken Scott di Milano.