Al via il bando Isi 2024, che mette a disposizione 600 milioni di euro per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta dell’importo più alto stanziato nelle 15 edizioni dell’iniziativa, con cui l’Istituto dal 2010 ha destinato al sistema produttivo italiano oltre quattro miliardi a fondo perduto.
Tra le priorità l’ammodernamento dei macchinari e l’adozione di Mog e Sgsl. Tra le numerose novità introdotte con il bando pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, allo scopo di migliorare l’efficacia degli interventi realizzati e di semplificare la procedura di accesso al contributo, il sostegno agli interventi di innovazione tecnologica, con un’attenzione specifica all’ammodernamento dei macchinari e ai settori ad alto rischio, e la promozione dell’adozione di modelli organizzativi (Mog) e sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) da parte delle aziende. Per le imprese partecipanti che hanno già adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato per la norma Uni En Iso 45001:2023 è stato invece introdotto un punteggio premiante.
Rispetto al 2023 l’incremento è di quasi 100 milioni. Le risorse sono ripartite in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Al primo asse sono destinati 105 milioni di euro, suddivisi in 93 milioni per la prevenzione del rischio chimico e di quelli legati al rumore, alle vibrazioni, alla movimentazione manuale di persone e carichi e all’emergenza nel settore della pesca (asse 1.1) e in 12 milioni, sette in più rispetto al bando precedente, per l’adozione di Mog e Sgsl (asse 1.2).
I fondi per la rimozione dell’amianto salgono a 150 milioni. Il secondo asse di finanziamento, al quale sono destinati 165 milioni, 25 in più rispetto all’edizione 2023, è dedicato alla prevenzione dei rischi infortunistici, come quelli derivanti dalle cadute dall’alto, dalle lavorazioni in spazi confinati e/o sospetti di inquinamento e dall’utilizzo di macchine obsolete. Il terzo asse continua a riguardare i progetti di rimozione di coperture e controsoffitti in materiali contenenti amianto, con un cospicuo incremento dei fondi a disposizione rispetto al bando precedente, passati da 100 a 150 milioni di euro. Tra le spese ammissibili rientrano anche quelle relative all’installazione di pannelli fotovoltaici integrati nelle nuove coperture, per contribuire alla riduzione della dipendenza da fonti fossili e contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
Aumenta di 10 milioni, da 80 a 90 milioni di euro, lo stanziamento destinato al quarto asse, riservato alle micro e piccole imprese che operano in settori tipici del made in Italy, dalla produzione di olio di oliva e derivati del latte alla confezione di articoli di abbigliamento, con la novità dell’inclusione di tutte quelle operanti nel settore della lavorazione del legno e dell’introduzione di una tipologia di intervento per la riduzione del rischio da polveri di legno.
I 90 milioni del quinto asse dedicato alle micro e piccole imprese dell’agricoltura primaria, per contribuire all’acquisto o al noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari agricoli o forestali moderni, sicuri e meno inquinanti, sono suddivisi in 70 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e in 20 milioni per i giovani agricoltori (under 40) organizzati anche in forma societaria (asse 5.2). Per la concessione degli aiuti previsti in ambito agricolo nei primi tre assi di finanziamento, inoltre, il bando recepisce le modifiche apportate ai massimali de minimis in sede comunitaria, in vigore dal 16 dicembre 2024 per contributi fino a 50mila euro.
Destinatarie dei finanziamenti sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e, limitatamente ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone dell’asse 1.1, gli enti del terzo settore. L’importo massimo erogabile è pari a 130mila euro e può coprire fino al 65% delle spese sostenute per ciascun intervento, percentuale che sale all’80% per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale dell’asse 1.2 e per quelli presentati dai giovani agricoltori nell’ambito dell’asse 5.2.
La presentazione delle domande per l’accesso ai fondi del bando Isi 2024 avverrà, come per le edizioni precedenti, in modalità telematica, attraverso una procedura articolata in diverse fasi le cui date saranno pubblicate entro il prossimo 26 febbraio nella sezione del sito Inail dedicata al bando Isi 2024. I fondi, ripartiti per regione e provincia autonoma, saranno assegnati fino a esaurimento secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Fanno eccezione i progetti che rientrano in uno specifico elenco regionale di un determinato asse il cui stanziamento sia sufficiente a soddisfare tutte le richieste, che saranno ammessi direttamente alla fase di caricamento della documentazione.