Roma, 17 dic. (askanews) – Alla Vigilanza bancaria della Bce “sui consolidamenti devo ribadire che non parlo di banche individuali. Il nostro ruolo è molto chiaro, nel processo di approvazione abbiamo criteri chiari su cosa valutiamo. Abbiamo generalmente un approccio molto neutrale quando si tratta di fusioni transfrontaliere piuttosto che domestiche, è una decisione che spetta alle parti e noi non abbiamo una preferenza specifica”. Lo ha affermato la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, Claudia Buch, durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sul ciclo di vigilanza (Srep) 2024.
Buch rispondeva ad una domanda che partiva dai casi di UniCredit-Commerzbank e UniCredit-Bpm, casi specifici su cui ha ribadito che non si esprimeva. Né ha voluto dare indicazioni sulle tempistiche con cui la Bce risoponderà alla rischiesta di UniCredit di poter salire ulteriormente nel capitale di Commerzbank.
Questo sottolineare un approccio “neutrale” rispetto alle operazioni transfrontaliere sempre offrire una sfumatura diversa, nella linea della vigilanza Bce, rispetto a quando in precedenza affermava di auspicare questo tipo di aggregazioni, ritenendole positive. (fonte immagine: ECB 2024).