Grillo, su primarie Pd in antimafia

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(ANSA) – ROMA, 9 MAR -“L’antimafia non è un giocattolino in mano al Pd. Guerini e Valente devono presentarsi in antimafia.
    La questione è seria. L’omertà piddina è un regalo alla camorra”. Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog facendo riferimento alle accuse di brogli nelle primarie del Pd a Napoli. “Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini che aveva fatto campagna elettorale per il candidato piddino di Casavatore, la candidata sindaco di Napoli favorita da brogli e compravendita di voti, Valeria Valente, e i vertici Pd devono presentarsi in commissione Antimafia, parlare e dire tutta la verità. Il Pd non vuole queste audizioni, le rifugge come la peste. Non appena il M5S richiede le audizioni arrivano minacce “paramafiose”, come riferito dal portavoce M5S D’Uva, verso la presidente dell’antimafia Bindi. Quando i componenti M5S dell’antimafia hanno richiesto le audizioni di Guerini e Valente i giornali hanno riportato la notizia delle possibile sostituzione della Bindi con Fiano. Un ricattino democratico”.
   

(ANSA) – ROMA, 9 MAR -“L’antimafia non è un giocattolino in mano al Pd. Guerini e Valente devono presentarsi in antimafia.
    La questione è seria. L’omertà piddina è un regalo alla camorra”. Lo scrive Beppe Grillo in un post sul suo blog facendo riferimento alle accuse di brogli nelle primarie del Pd a Napoli. “Il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini che aveva fatto campagna elettorale per il candidato piddino di Casavatore, la candidata sindaco di Napoli favorita da brogli e compravendita di voti, Valeria Valente, e i vertici Pd devono presentarsi in commissione Antimafia, parlare e dire tutta la verità. Il Pd non vuole queste audizioni, le rifugge come la peste. Non appena il M5S richiede le audizioni arrivano minacce “paramafiose”, come riferito dal portavoce M5S D’Uva, verso la presidente dell’antimafia Bindi. Quando i componenti M5S dell’antimafia hanno richiesto le audizioni di Guerini e Valente i giornali hanno riportato la notizia delle possibile sostituzione della Bindi con Fiano. Un ricattino democratico”.