Donne e sport in Europa, una mostra fotografica al Parlamento Europeo

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Roma, 11 dic. (askanews) – 27 immagini, una per ogni Paese membro. È la mostra fotografica “Le donne e lo sport in Europa” promossa dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Carolina Morace. L’inaugurazione si è tenuta martedì 10 dicembre alle ore 18 al Parlamento europeo.

Nella storia dello sport al femminile non sono importanti solo i risultati agonistici ma soprattutto i temi che vengono evocati: il pregiudizio, l’uguaglianza, il diritto, la dignità, l’educazione e, non da ultimo, il professionismo. È una storia fatta di innumerevoli prime volte e di tante barriere abbattute. La selezione delle immagini racconta donne di epoche differenti, impegnate in discipline diverse. Dietro ognuna di loro c’è una storia di vita, uno o più traguardi raggiunti non solo sportivi ma anche familiari e professionali, individuali e di squadra. Ci sono mamme, atlete che hanno vinto medaglie olimpiche pur affette da una disabilità prima dell’avvento delle Paralimpiadi, rappresentanti Lgbtqia+, atlete che nel post carriera hanno raggiunto ruoli apicali nelle massime istituzioni sportive nazionali e internazionali, donne che oltre a essere pioniere nello sport lo sono state in tanti altri ambiti della vita sociale. Perché lo sport è vita, per ogni essere umano, senza distinzione di genere, nazionalità, formazione ed estrazione sociale.

A rappresentare l’Italia ci sarà un’immagine di Federica Pellegrini, ex pluri campionessa di nuoto, oggi membro del CIO. “Ho voluto organizzare questa esposizione perché sono una donna di sport e sono fermamente convinta che attraverso il linguaggio dello sport, un codice universale, si possano raggiungere innumerevoli risultati in diversi ambiti della nostra società”, dichiara Carolina Morace, “se la parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione europea, nello sport è un traguardo lontano da raggiungere. Lo è a tanti livelli, dall’accesso alla pratica sportiva a quello dei corsi di formazione post carriera, dal gender pay gap alla visibilità mediatica che ha poi forti ripercussioni sugli investimenti da parte degli sponsor. Lo sport, e con esso la pratica sportiva, non va considerato come un’attività accessoria quanto piuttosto un elemento fondamentale nella vita delle persone, indipendentemente dal genere. Le discipline sportive, ognuna con le proprie peculiarità, offrono benessere psicofisico e rappresentano un ingrediente costitutivo della modernità in quanto stimolano modelli positivi di comportamento”.