Milano, 3 dic. (askanews) – “Non basterà restare al 2% perché a lungo termine, ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte da Bruxelles, parlando della recente conversazione con Donald Trump a Mar-a-Lago. “Abbiamo focalizzato molto la discussione su tre questioni. In primis, è stato lui ad aumentare la spesa per la difesa quando era presidente. E l’ho ringraziato di nuovo per questo, perché è stato cruciale”, ha detto Rutte. “Ma dobbiamo fare di più. Non basterà restare al 2% perché a lungo termine, ciò significa che la nostra deterrenza non è abbastanza forte”, ha aggiunto.
Un altro argomento trattato con Trump è l’industria della difesa. “Secondo: produzione industriale. Come facciamo a far sì che la nostra base industriale della difesa inserisca davvero turni extra, inserisca linee di produzione extra per aumentare la produzione, perché sappiamo che i russi e i cinesi lo stanno facendo. E anche i nordcoreani”.
Poi sull’Ucraina Rutte afferma che serve un accordo giusto altrimenti questo costituirà “una grave minaccia” anche per il “territorio degli Stati Uniti d’America”.
“Quando parliamo di Ucraina – ha detto – dovremmo discutere del fatto che Russia e Cina, ma anche l’Iran e, naturalmente, la Corea del Nord, stanno tutti lavorando insieme e la Russia sta pagando per questo. Ad esempio, con la tecnologia missilistica, che viene poi utilizzata dai nordcoreani per minacciare non solo noi o la Repubblica di Corea, ovvero la Corea del Sud e il Giappone, ma anche il territorio degli Stati Uniti. Quindi tutto questo si sta collegando”.