L’anatema di Elon Musk ai giudici italiani, una questione di stile

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in foto Elon Musk

La classe non è acqua, è da tempo che lo dicono coloro che si occupano dell’ umano agire, in modo particolare oltre le Alpi e con vista sull’Atlantico. Ciò non deve assolutamente essere confuso con il cosiddetto “comportamento di maniera”, molte volte usato con finalità non proprio lineari. Per buona sorte chi lo mette in pratica è facilmente riconoscibile e quindi è possibile evitarlo. Altra forma impropria del sapersi comportare – il pendant italiano del francesismo in argomento – è un frainteso comportamento che vorrebbe passare per diplomatico, scadendo spesso a livello di ipocrita. Si potrebbe liquidare quella qualità, assimilandola al fin troppo tirato in ballo “un certo non so che”, che non rende nemmeno in parte il significato di savoir faire. Lo stesso, secondo molti di quanti si occupano dell’ evoluzione delle lingue, varrebbe la traduzione: ‘avere uso di mondo”. Andando ancor più sul linguaggio parlato, varrebbe il significato di “comprendere fino in fondo le situazioni da affrontare e quindi comportarsi adeguatamente e appropriatamente”. Se ci si sforza di ragionare con quel distacco che l’argomento (elezioni USA) avrebbe meritato sin dal momento in cui è stato presentato al mondo, oggi il disorientamento dell’ Occidente o un modo di agire che tenta di somigliargli, probabilmente sarebbero rimasti dove erano. Con grande beneficio per quanti sono legati in qualche modo con gli USA. Scendendo nei particolari, nel caso in specie significa che Elon Musk, alter ego ormai ufficiale del Presidente Trump, ha ricevuto dallo stesso un improbabile incarico governativo.Tra le altre iniziative che sta cercando di mettere in piedi, c’è anche quella di farsi riconoscere dagli altri paesi “Segretario di Stato del Mondo”, stante il limite che, Presidente dello stesso, si è già autoproclamato il Donald Capitan America. Ironia della sorte quest’ultimo ha diversi punti in comune con l’altro suo celebre omonimo, Donald Duck (Zio Paperone) di Walt Disney, che iniziò a farsi conoscere all’epoca della Grande Depressione, gli anni ’30. Succede così che Elon, è già sufficiente chiamarlo solo per nome, pur formulando anche lui l’idea che Giustizia e Politica debbano percorrere i loro sentieri senza accavallamenti, ha peccato gravemente di hybris, lanciando a una parte dei giudici italiani una specie di anatema, contestato pressoché ovunque. Del resto è noto che fu per un punto che Martino perdette la cappa. L’Elon-Re Mida, predatore che vola molto alto, ha affrontato gli interventi del caso con scarsa e addirittura inappropriata veemenza. Del resto, la frase “mio il castello, mie le regole” è di origine anglosassone: perché non averlo sempre a portata di cervello? E siamo solo all’inizio del mandato.