Mappare le tane scavate da istrici, tassi e altri mammiferi fossori sugli argini e nelle aree circostanti con l’obiettivo di facilitare una gestione efficace dei corsi d’acqua e assicurare la loro capacità di smaltimento delle piene e la loro funzione ecosistemica. È lo scopo di una nuova applicazione messa a punto dal Laboratorio di idrologia e morfodinamica fluviale del dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Unimore. L’app si basa sulla ‘Citizen Science’ ovvero sulla collaborazione attiva dei comuni cittadini che, scaricando l’app e usandola, potranno contribuire ad arricchire il database per gli scienziati. Si chiama “Burrow Tracker” e si può già scaricare sugli smartphone (iOS e Android). È stata realizzata da Moko, società di Reggio Emilia. L’app è stata sviluppata come parte del progetto di ricerca “Rivers affected by mammal bioerosion,” ovvero “Fiumi interessati dalla bioerosione dei mammiferi”, finanziato dal Pnrr. Sarà presentata giovedì 14 novembre al Tecnopolo di Modena e a dicembre sarà proposta come strumento di scienza collaborativa per la prevenzione dei collassi arginali al Fall Meeting 2024 dell’American Geophysical Union.