Si chiama green2move, per esteso green potassium batteries manufacturing processes towards sustainable gigafactories, il progetto del Politecnico di Torino che ufficialmente prende il via il 1° novembre e si conclude nel 2028, con l’obiettivo di portare l’Italia in prima linea per la costruzione, entro il 2030, di gigafactory europee per la produzione di batterie. È il primo progetto finanziato dal Fondo Italiano per le Scienze Applicate-FISA, istituito con la legge di bilancio 2022 per promuovere la competitività del sistema produttivo avvicinando la ricerca fondamentale alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale. Quel che si testa a Torino è una nuova tecnologia per produrre batterie al potassio con prestazioni simili a quelle al litio, per lo stoccaggio di energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Un sistema che renderebbe l’Europa, e l’Italia, meno dipendenti dall’approvvigionamento all’estero, essendo il potassio facilmente reperibile in Italia e in Europa. Non solo, la metà dei materiali derivano dal recupero di biomasse come scarti dell’industria cartaria e biodiesel riconvertiti in componenti delle batterie. I componenti vengono anche disegnati e assemblati in modo da facilitare il disassemblaggio e il riuso a fine vita.