Scuola: Cnel, nei comuni 800 euro per ciascun residente dai tre ai 14 anni

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A livello comunale i servizi di istruzione impegnano mediamente 800 euro per ciascun residente dai tre ai 14 anni, con punte di 1.223 euro in Emilia-Romagna e valori minimi in Campania , con 311 euro. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale del Cnel sui servizi pubblici 2024, presentata lo scorso 14 ottobre. Nei comuni con piu’ di centomila abitanti del nord sono presenti i livelli di spesa maggiori, oltre mille euro, mentre in quelli di medesime dimensioni del sud le risorse finanziarie stanziate sono circa la meta’, solo 585 euro. I comuni che spendono di meno sono quelli con diecimila-19.999 abitanti del sud, con 293 euro. I comuni di piccole dimensioni (meno di tremila abitanti) spendono mediamente di piu (740 euro) rispetto ai comuni di dimensioni piu grandi, ma sempre ad eccezione del sud che spende in media sempre meno del nord e del centro. Le comunità piu attive nell’erogazione diretta di posti in strutture scolastiche comunali sono nel Lazio con il 4,9 per cento della popolazione tre-14 anni, contro il 2,1 per cento di media, con un fenomeno di concentrazione prevalentemente nelle grandi città del nord (2,36 per cento a nord-est e 2,63 per cento a nord-ovest) e del centro (3,16 per cento). La mensa scolastica comunale raggiunge mediamente il 23,9 per cento della popolazione target, ma sale ad oltre il 33,3 per cento in Toscana e scende a circa il 9,6 per cento in Campania , mostrando ancora un significativo divario tra nord e sud.  I centri estivi comunali sono frequentati dal 9,1 per cento della popolazione target nelle regioni italiane a statuto ordinario, con una maggiore partecipazione nel nord-est, dove quasi il 15 per cento della popolazione target utilizza il servizio, rispetto al sud, dove la percentuale scende drasticamente al 3,5 per cento. Il trasporto scolastico e’ particolarmente intenso nei comuni di piccole dimensioni (meno di tremila abitanti) del centro dove e’ il 28,8 per cento della popolazione target a conteggio sul trasporto scolastico svolto dalle amministrazioni comunali (media Italia delle regioni a statuto ordinario pari a 9,6 per cento), mentre il trasporto disabili e’ piu presente nei comuni di piu grandi dimensioni, ed in particolare quelli del centro (0,4 contro 0,2 di media nazionale). In generale, il livello dei servizi e’ piu elevato al nord, in particolare nei grandi centri urbani e nei comuni di medie dimensioni (sopra i diecimila abitanti le prestazioni sono particolarmente buone al nord-ovest), e al centro nei grandi centri urbani e nei comuni medio-piccoli (diecimila-19.999 abitanti). Fra i top dieci territori provinciali dove il livello dei servizi e’ piu elevato, ben cinque si trovano in Toscana; per quanto concerne le grandi città metropolitane, al primo posto si colloca la città metropolitana di Milano, ma anche le città metropolitane di Firenze, Bologna, Torino e Roma si attestano entro i primi dieci posti. Gli ultimi dieci territori provinciali si collocano al sud, con un differenziale di punteggio piuttosto importante: il territorio della città metropolitana di Milano, al primo posto, raggiunge 9,9 mentre per il territorio provinciale di Reggio di Calabria, all’ultimo posto, registra 1,7.