Biennale delle Arti a Maddaloni, inaugurato il murales di Bosoletti. Il festival si svolgerà in primavera

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Nasce a Maddaloni la Biennale delle Arti Ama (Arte + Maddaloni + Architettura). Anticipa il festival della prossima primavera, l’inaugurazione del murales “Senza Riparo” di Francisco Bosoletti, prima opera permanente dedicata alla città, realizzata in Piazza Matteotti sulla parete della sede del futuro Comune.

Il festival Ama è stato presentato ieri presso il Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni da Andrea De Filippo, sindaco di Maddaloni, Luca Molinari, direttore artistico di Ama e Angelo Schiavone coordinatore del progetto per il Comune di Maddaloni. Dopo i saluti di Rocco Gervasio, rettore del Convitto nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, sono intervenuti Ornella Zerlenga, direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e Caterina Ventrone, assessore alla cultura del Comune di Maddaloni. Al termine, a Piazza Matteotti, è stato inaugurato il nuovo spettacolare murales di Francisco Bosoletti.

Un primo gesto di qualcosa che avverrà
L’opera, a metà tra passato e futuro, raffigura il volto di una donna che riposa in attesa del futuro che arriverà. Dopo aver visitato e approfondito la storia della città per diversi giorni, Bosoletti ha tratto ispirazione proprio da reperti appartenenti al patrimonio storico maddalonese: una veste antica di donna esposta nel Museo archeologico nazionale di Calatia e numerosi bassorilievi antichi “scoperti” dall’artista in alcuni angoli della città.

Il festival Ama si terrà dal 27 marzo al 21 aprile e occuperà le strade e i luoghi storici della città di Maddaloni con mostre, installazioni, progetti espositivi ed eventi. Un format culturale innovativo che mette insieme alcune delle migliori espressioni delle arti e dell’architettura contemporanea, inaugurando un dialogo inedito tra le esperienze più significative del tempo presente e la storia millenaria della terra maddalonese. Un evento diffuso pensato come forma di rigenerazione urbana che ospiterà artisti, fotografi, grafici, architetti, designers nazionali ed internazionali.

Ama rinnova lo spirito creativo della città che, prima nel 1985 e poi nel 1988, lanciò le prime due edizioni della Biennale Internazionale di Grafica, dedicate alla figura di Franco Imposimato, ucciso a Maddaloni in un agguato mafioso. “L’arte contro tutte le mafie”, questo l’obiettivo ambizioso e concreto di Ama a distanza di quasi quarant’anni. Un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale che riaffermi l’identità di Maddaloni e del suo territorio. “La Biennale delle Arti rappresenta per la nostra comunità una straordinaria opportunità di allargamento dei confini della conoscenza, la possibilità per i nostri giovani e per tutti i concittadini di entrare in contatto con il mondo dell’arte contemporanea e con tutte le sue fascinazioni. – afferma il sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo –. È un’importante occasione per ampliare i confini della città, per farla conoscere nelle sue bellezze e, soprattutto, per intraprendere un cammino virtuoso che possa sposarsi con la realizzazione di percorsi e di itinerari turistici minori, ma altrettanto importanti ai fini di un rilancio socio-economico di Maddaloni. L’obiettivo è che la Biennale delle Arti, diretta magistralmente dal professor Molinari, possa in prospettiva sempre più coinvolgere la città e possa diventare un punto di riferimento per la provincia e per l’intera Regione Campania, affinché si profonda un impegno da parte delle istituzioni locali sul terreno della promozione culturale e della promozione della bellezza in genere”.
Il titolo della prima edizione, “Nuovi racconti (per il futuro)”, esprime la necessità d’individuare storie inedite, visioni su un tempo inquieto e in profonda metamorfosi in cui artisti nazionali e internazionali sono invitati a offrire nuove suggestioni, narrazioni e poetiche.
Spazi storici e pubblici della città ospiteranno le iniziative, le mostre temporanee e le installazioni. Luoghi che meritano “nuova attenzione” come il Complesso Monumentale Convitto Nazionale “Giordano Bruno” con la monumentale sala decorata con la più grande tela del mondo, o il Museo Civico e, ancora, la Biblioteca Comunale e alcuni preziosi edifici sacri come la Chiesa di Santa Maria dei Comandati, il Sagrato della Chiesa di San Pietro, la Chiesa e Congrega di San Giovanni, il Chiostro della Chiesa della Santissima Annunziata, il Sagrato della Chiesa di San Pietro.

Maddaloni, guardando all’architettura come ambito essenziale da cui ripartire per una rigenerazione urbana e culturale, si arricchisce di nuove visioni artistiche, inviti a scoprire e nello stesso tempo a valorizzare un luogo poco conosciuto ma ricco di memoria storica. Tra gli artisti e gli architetti che parteciperanno alla prima edizione di Ama: Teresa AntignaniMatilde CassaniMichele De LucchiCherubino GambardellaFrancesco Jodice, Adrian Paci, Francesco LibrizziFranco PuriniMauro Bubbico. E ancora, l’architetto libanese Bernard Khoury, l’architetto colombiano Giancarlo Mazzanti, lo studio francese Périphériques Architects e molti altri.

“Ama è un festival in cui le arti sono chiamate a contribuire a un processo di rigenerazione della città di Maddaloni. – dichiara Luca Molinari direttore artistico della Biennale delle Arti Ama (Arte + Maddaloni + Architettura) – In un tempo in cui tutto sta cambiando, architetti e artisti di tutta Europa producono nuove narrazioni, nuove visioni e nuove opere per aprire gli occhi sulla contemporaneità e invitare i giovani e la comunità tutta a pensare al futuro. Il nostro obiettivo è portare le persone a ‘guardare’ il patrimonio artistico, culturale, sociale e naturale che caratterizza questa terra, ad averne la consapevolezza. Abbiamo bisogno di costruire meraviglia nei visitatori e nella comunità, perché generino racconti e progetti. Stiamo lavorando tutti insieme ad una rigenerazione urbana, culturale e sociale che costruisca un’identità riconoscibile di Maddaloni e del suo territorio”.
Ama diventa dunque un richiamo provocatorio e un appello a tornare ad amare il proprio territorio grazie al dialogo con le arti e la cultura contemporanea, chiamando il grande pubblico e le comunità locali a farne parte e a riscoprire la ricchezza della propria storia. Per questo obiettivo il progetto coinvolgerà anche  le migliori realtà produttive e artigianali, oltre che le associazioni di volontariato che operano su scala regionale e del territorio prossimo.
Ama offrirà contenuti informativi e storici sui monumenti e luoghi di Maddaloni, prodotti in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, destinati a rimanere come materia utile (fisica e digitale) per il Comune anche dopo l’evento. Inoltre, lascerà nel territorio manufatti resistenti: elementi di allestimento per moduli     montabili, aggregabili e da riutilizzare nel tempo, facendo in modo che alcune strutture temporanee diventino semi-permanenti.
In ogni edizione un lavoro d’artista resterà dopo il festival, realizzando una somma di opere, che, una biennale dopo l’altra, possano arricchire l’offerta culturale della città. La vita del festival non terminerà dopo il mese della manifestazione. I materiali degli allestimenti potranno essere riutilizzati, il sito del festival, oltre ad offrire le schede sui luoghi e sulle istallazioni legate ad AMA, diventerà una mappa più larga sull’intero patrimonio storico di Maddaloni.
Il progetto di identità visiva di Ama è firmato dall’agenzia Bluelabs che ha interpretato i valori della manifestazione conciliando tradizione e innovazione, coniugando ricercatezza e dinamismo per raccontare la vita e l’energia della nuova Biennale di Maddaloni.
La Biennale delle Arti Ama (Arte + Maddaloni + Architettura) è un progetto promosso dal Comune di Maddaloni, curato da Luca Molinari, architetto, professore ordinario di Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e organizzato con la collaborazione e il supporto del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caserta, dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Napoli e del Fai Campania.
L’anteprima di Ama è inserita nel programma di appuntamenti di Art Days – Napoli Campania, la manifestazione diffusa dedicata all’arte contemporanea che si svolge a Napoli e in altri luoghi della regione fino al 27 ottobre 2024.