Per lavoro e per crescita demografica: no ai centri in “paesi terzi”
Lisbona, 23 ott. (askanews) – Mentre i paesi europei guardano con interesse all’esperimento italiano in Albania, il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez insiste: la via giusta non è cacciare i migranti ma “avere una visione positiva” della migrazione. Lo ha detto parlando in Portogallo dopo l’incontro con il premier di Lisbona, Luis Montenegro”Credo che sia un imperativo per l’Europa costruire un discorso positivo sull’immigrazioneSecondo tutte le previsioni, nell’anno 2025 cioè l’anno prossimo in termini demografici l’Europa toccherà il suo massimo e se non facciamo nulla, nei prossimi vent’anni perderà 30 milioni di persone in età lavorativa. Questo vuol dire che l’Europa è in un inverno demografico e si può affrontare in vari modi. Con la tecnologica, aumentando la produttività. Con politiche per la natalità, ma ammettiamolo, non avremo mai l’indice di natalità che la Spagna per esempio aveva negli anni Ottanta. Tre, la migrazione. Quasi il 50% della crescita economica in Spagna negli ultimi 20 anni è venuto dal contributo dell’immigrazione alla crescita economica”.”Quindi abbiamo bisogno dell’immigrazione. Che sia legale, ordinata e sicura, ma deve esserci. È il grande dibattito che dobbiamo affrontare in Europa” ha aggiunto Sanchez.”In Spagna abbiamo 150mila posti di lavoro vacanti. Quando parlo con gli imprenditori, e sono sicuro che è lo stesso altrove in Europa, dicono che serve la mano d’opera”.E con una stoccata ai centri italiani in Albania: “Da qui in Spagna quando ascolto proposte sulla costruzione di centri in paesi terzi dico come sempre: non risolve nulla e crea nuovi problemi”.