“Serve un supporto e una nuova spinta al settore”
Bologna, 19 ott. (askanews) – L’Italia – con circa 2,5 milioni di ettari coltivati da oltre 94mila operatori – si conferma tra i Paesi leader in Europa e nel mondo per la produzione di alimenti biologici certificati. Lo dicono i numeri presentati a Bologna alla prima tappa della settima edizione Festa del Bio organizzata da FederBio. Il nostro Paese, con il 20% del totale della superfici coltivate a bio, è sempre più vicino all’obiettivo del 25% entro il 2027 previsto dal Piano Strategico Nazionale della PAC e in linea con le strategie europee. I dati descrivono uno scenario positivo, ma bisogna accelerare sulla transizione agroecologica, come spiega la presidente FederBio, Maria Grazia Mammuccini. “Bisogna semplificare gli aspetti amministrativo-burocratici per gli agricoltori, perché questo sta diventando un problema molto grande in termini di impegni e di costi. E poi bisogna a garantire dormazione e assistenza tecnica agli agricoltori e soprattutto ricerca e innovazione per sostenere le aziende nel contrasto al cambiamento climatico e soprattutto all’impatto del clima che mette tutti gli agricoltori, anche quelli bio, a dura prova”.Dati positivi anche per i consumi. Cresce, nonostante le difficoltà economiche, il numero di chi fa scelte consapevoli per apparecchiare la tavola.”C’è una grande attenzione a evitare lo spreco – ricorda la Presidente di AssoBio, Nicoletta Maffini – e questo è un valore importante, fondamentale, non va visto negativamente come calo dell’acquisto di prodotto fresco, soprattutto di frutta e verdura, ma una maggiore attenzione dei cittadini a sprecare meno”. C’è bisogno di un salto per il futuro, come è stato detto a Bologna nel corso dei dibattiti. Occorre un lavoro di sistema al quale sono impegnate le associazioni. “La festa del bio ha proprio questo obiettivo – dice Mammuccini -: far incontrare il mondo del bio con i cittadini, per far comprendere i valori del bio ma anche per far degustare i buoni prodotti biologici. Naturalmente il mondo del bio deve fare sistema con i distretti biologici per rafforzare il rapporto tra le aziende e i cittadini e per fare filiere di Made in Italy bio al giusto prezzo”. Una proposta concreta arriva dal progetto Being Organic EU, la campagna di promozione proposta da FederBio assieme a Naturland cofinanziata dall’Unione europea, che prevede una serie di azioni con l’obiettivo di migliorare la conoscenza, il prestigio e il consumo dei prodotti ortofrutticoli biologici.