Ricerca, studio sul consumo di sale: in eccesso può favorire il cancro allo stomaco

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Un nuovo studio condotto da esperti in nutrizione presso il Centro medico per la salute pubblica dell’Università di Vienna ha messo in luce il potenziale legame tra un elevato consumo di sale e il cancro allo stomaco. Secondo i risultati, le persone che aggiungono regolarmente sale extra ai loro pasti hanno un rischio significativamente più elevato di sviluppare questa forma di tumore rispetto a coloro che lo usano con parsimonia.
Lo studio, che ha analizzato i dati di oltre 471.000 adulti nel Regno Unito nell’arco di 11 anni, suggerisce che chi consuma frequentemente sale ha il 41% in più di probabilità di sviluppare il cancro allo stomaco rispetto a chi lo fa con moderazione. I ricercatori hanno preso in considerazione diversi fattori di rischio, come età, stato socioeconomico e abitudini di vita, tra cui il consumo di alcol e il fumo. Tuttavia, l’eccessiva assunzione di sale è rimasta un fattore significativo, indipendentemente da queste altre variabili.
L’eccesso di sale sembra contribuire allo sviluppo del cancro allo stomaco danneggiando il rivestimento protettivo dello stomaco. Secondo i ricercatori, un consumo elevato può provocare infiammazioni croniche e lesioni al tessuto gastrico, favorendo cambiamenti cellulari che possono portare alla formazione di tumori.
Selma Kronsteiner-Gicevic, nutrizionista presso l’Università di Vienna e autrice principale dello studio, ha sottolineato l’importanza delle nuove scoperte. “La nostra ricerca evidenzia la relazione tra la frequenza dell’aggiunta di sale ai pasti e il rischio di cancro allo stomaco”, ha spiegato la Kronsteiner-Gicevic. “Questi risultati dovrebbero spingere le persone a riflettere sul consumo quotidiano di sale, e potrebbero servire come base per politiche di prevenzione più efficaci”. Il quadro complessivo della ricerca sul sale Questo studio si aggiunge a un crescente corpo di ricerche che da tempo associa l’eccessivo consumo di sale non solo al cancro, ma anche ad altre gravi patologie come l’ipertensione e le malattie cardiovascolari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno, ma molte persone, soprattutto nei paesi industrializzati, consumano quantità ben superiori a questa soglia.
I risultati di questo studio hanno importanti implicazioni per la salute pubblica. Sensibilizzare il pubblico sui rischi associati all’eccessivo consumo di sale e promuovere scelte alimentari più sane potrebbe ridurre l’incidenza di diverse malattie, incluso il cancro allo stomaco. Inoltre, l’industria alimentare potrebbe essere incentivata a ridurre il contenuto di sale nei prodotti trasformati, una delle principali fonti di sale nella dieta moderna.