Tenuta Astapiana-Villa Giusso a Vico Equense, nasce il primo parco bioenergetico del Sud-Italia

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All’interno della tenuta Astapiana, a Vico Equense, un tempo eremo camaldolese, è stato realizzato un percorso che offre paesaggi e ambientazioni panoramiche suggestive lungo il quale concedersi soste e momenti di relax sperimentando il potere rigenerante dell’energia delle piante e della natura.
Già i monaci camaldolesi conoscevano le proprietà benefiche delle piante e degli alberi e hanno sempre dedicato grande cura alla foresta. Ancora oggi proprio intorno al Monastero di Camaldoli in Toscana si estendono le Foreste Casentinesi, una delle più estese riserve forestali italiane.
Oggi recenti studi hanno evidenziato che i campi bio-elettromagnetici emessi dagli alberi hanno un’altissima affinità biologica e una particolare risonanza con ciascun organo del corpo umano: lo conferma una tecnica innovativa chiamata “Bioenergetic Landscapes”* che studia questa relazione uomo-pianta.
Possiamo così misurare precisamente come e quanto stare a contatto con gli alberi possa sostenere energeticamente il funzionamento dei nostri organi e apparati. Ma c’è di più: se collocati in determinati punti, in corrispondenza di alcune specifiche condizioni magnetiche del luogo, gli alberi riescono a diffondere in certe direzioni i loro benefìci fino a diversi metri di distanza, creando particolari “aree bioenergetiche”, dove si consiglia di sostare per assimilare il potere rigenerante degli alberi.

Il percorso bio-energetico di Astapiana
All’interno della tenuta Astapiana, che si estende su 110.000 mq, sono stati individuati dall’ecodesigner e bioricercatore Marco Nieri oltre 40 alberi che creano differenti aree bioenergetiche favorevoli all’organismo, con effetti benefici particolarmente intensi su alcuni organi o apparati, così come indicato nella mappa. Le aree e i punti di sosta sono dislocate lungo i seguenti percorsi natura:

  • Il percorso dei belvedere
  • l’uliveto bioenergetico
  • il lecceto artistico 

Sostare in questi spazi produce un miglioramento dello stato energetico e della funzionalità degli organi del corpo umano, riducendo velocemente lo stress psico-fisico e aumentando il senso di benessere complessivo, come dimostrato da moderne apparecchiature diagnostiche.
Tra le varie experience proposte alla tenuta, da provare: il percorso sensoriale – barefooting, la passeggiata a piedi nudi per stimolare i sensi e connettersi alla natura; il tree-hugging attività di abbraccio dei pini per avere un nuovo approccio alla natura; bioenergetic landscapes, con aree segnalate dove sostare una decina di minuti in relax per ottenere i migliori effetti biologici; therapeutic landscapes, camminate al ritmo dell’impatto psico-emozionale che suscita l’ambiente naturale tra “luoghi dell’anima” mai uguali a se stessi, panorami, silenzi eloquenti, tramonti e altre meraviglie. Infine, il pic-nic en plein air, un’esperienza completa in grado di soddisfare tutti i sensi

Quattrocento anni di storia
Quattro secoli di storia, quattro modi diversi di far vivere un complesso: eremo, Sito Reale, opificio, residenza di campagna. E ognuno di essi ha lasciato il proprio segno, arricchendo il luogo.
Situata a 400 m sul livello del mare, in splendida posizione naturale, dominante la penisola sorrentina, la villa offre ai suoi ospiti una location dal fascino unico e dallo scenario paesaggistico di incantevole bellezza.
Villa Giusso era in origine un antico eremo camaldolese che sorse nel 1604 grazie alla munificenza di Matteo di Capua, feudatario di Vico Equense, che donò il terreno necessario.
Fu abitato dagli eremiti fino al 1807, quando Giuseppe Bonaparte, allora re di Napoli, soppresse gli ordini religiosi e ne incamerò i beni. Nel 1815 il suo successore Gioacchino Murat vi trovò rifugio per qualche giorno, dopo la sconfitta subita contro l’Austria.
Il complesso fece quindi parte dei siti reali fino al 1822, allorché venne acquistato dal duca Luigi Giusso, banchiere genovese, che dapprima, data la salubrità del luogo, vi impiantò un pionieristico allevamento del baco da seta e quindi lo trasformò in dimora di campagna e azienda agricola.
Varie generazioni della famiglia Giusso si sono ormai avvicendate e le attuali discendenti si occupano direttamente della tenuta, dove in ideale continuità con il passato, quando i monaci davano ospitalità ai forestieri, si accolgono oggi i viaggiatori e si continuano a produrre ortaggi e frutta e soprattutto un grande olio extravergine dop, l’Astichiano.
Una location tutta da scoprire dove premi Nobel e luminari sono rimasti incantati dal maestoso scenario storico-naturalistico della Villa e dalle delizie del palato. 

 

 

* Marco Nieri, bio-researcher, esperto in ecodesign e salute dell’habitat. Ha ideato il “Bioenergetic Landscapes”, l’innovativa tecnica per studiare gli effetti del bio-elettromagnetismo vegetale sul corpo umano, realizzando spazi verdi per il benessere in Italia e all’estero. Conduce gruppi esperienziali in parchi, boschi e foreste dove illustra i meccanismi della benefica interazione biologica degli alberi e della natura sul nostro organismo.

Marco è autore e TEDx speaker.

www.archibio.it 

 

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