Edit Napoli, la fiera del design editoriale e d’autore a Palazzo Reale

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Dall’11 al 13 ottobre Palazzo Reale ospita un evento nell’ambito della sesta edizione di Edit NAPOLI , la fiera del design editoriale e d’autore che accoglierà espositori, ospiti, addetti del settore oltre a qualunque fascia di pubblico. All’interno di alcuni tra luoghi più prestigiosi della città, aziende, designer emergenti e di fama internazionale esporranno i loro lavori in occasione della sesta edizione della fiera del design d’autore. In parallelo sono previste anche le iniziative di Edit Cult, le esposizioni diffuse che mettono ogni anno in dialogo luoghi storici e progetti contemporanei, dando vita a un racconto a più voci sparse per la città. A Palazzo Reale sarà protagonista Cassina, la storica azienda fondata a Meda (Brianza), nel 1927, con un omaggio all’architetto, designer e professore napoletano Filippo Alison, che nel 1973 creò la celebre Collezione Cassina iMaestri. Questo progetto riedita i mobili disegnati dai maestri del Modernismo, ed è stato lanciato dall’azienda già a metà degli anni ’60. Il Teatro di Corte, progettato dall’architetto Ferdinando Fuga nel 1768, alzerà il sipario sulla ricerca di Alison a partire dagli anni ’70 sui mobili di Charles Rennie Mackintosh, vere e proprie pietre miliari nella storia del design. Al centro della mostra, la sedia Hill House 1 e la poltrona Willow 1, modelli iconici della collezione Cassina iMaestri, saranno protagoniste per raccontare una storia che collega la città di NAPOLI al mondo del design editoriale internazionale. ”Siamo lieti di ospitare a Palazzo Reale questa mostra su mobili d’autore che hanno fatto storia e che ciconsento di creare un racconto che sulla trasformazione delle funzioni e del design del mobile dall’800 a oggi – dichiara il direttore Mario Epifani – Contemporaneamente alla mostra Editare iMaestri, infatti, sabato 12 ottobre, è possibile partecipare alle visite guidate al deposito della cosiddetta Foriera, dove sono conservati gli arredi ottocenteschi che un tempo si trovavano negli appartamenti oggi occupati dalla Biblioteca Nazionale”.