Vincenzo Patella è il nuovo presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), che associa circa 2.000 allergologi del mondo universitario, ospedaliero e delle strutture territoriali. Direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna a indirizzo immunitario e allergologico all’Asl di Salerno, docente universitario incaricato della Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica dell’Università degli studi ”Federico II” di Napoli e autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, Patella è tra i maggiori esperti dei rischi di allergie ai pollini legati ai cambiamenti climatici. Eletto alla guida della Siaaic, in occasione del 36esimo congresso nazionale della società scientifica appena concluso a Roma, sarà alla guida della Siaaic fino al 2026. “E’ mia intenzione mettere al centro dell’azione della Siaaic l’impegno per favorire un più equo accesso ai vaccini per le allergie su tutto il territorio nazionale – afferma Patella – Attualmente, infatti, l’immunoterapia specifica viene rimborsata nelle regioni ‘a macchia di leopardo’ e resta una chimera per milioni di pazienti, pur essendo la migliore terapia raccomandata dalle Linee guida internazionali per le allergie respiratorie e quelle alle punture di insetto. Daremo, inoltre, impulso – aggiunge – alle conoscenze sulle allergie ai farmaci, soprattutto agli antibiotici, attraverso corsi di formazione e una campagna di ‘de-labelling” volta a verificare la reale presenza di allergie, in quanto risultano molto frequenti i casi di pazienti erroneamente etichettati come allergici a farmaci che non hanno mai ricevuto una conferma clinica da test diagnostici”. “Punteremo, inoltre, all’ulteriore sviluppo dei registri istituiti all’interno della società – annuncia – Sani e Mani dedicati ai pazienti asmatici, rispettivamente gravi e moderati, Riat per l’immunoterapia e Lunet rivolto agli individui affetti da Lupus. Ma anche alla promozione di rapporti di collaborazione con la Società italiana di aerobiologia, medicina e ambiente (Siama), per utilizzare i dati dei monitoraggi delle centraline per verificare quale sia l’impatto dell’ambiente sull’aumento delle patologie allergiche e immunologiche – sottolinea Patella – Infine siamo già a lavoro per collaborare alla realizzazione di eventi scientifici internazionali sia con la Wao (World Allergy Organization) che con la Eaaci (European Academy of Allergy and Clinical Immunology) da svolgere in Italia nel corso del prossimo biennio”.