Ingv celebra il primo quarto di secolo all’insegna dell’eccellenza scientifica

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L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) celebra il venticinquesimo anniversario dalla sua istituzione con una serie di eventi che si svolgeranno fino a giugno 2025. Istituito nel 1999, ha il compito di studiare e monitorare i fenomeni geofisici come i terremoti e i vulcani in Italia e nel Mar Mediterraneo e di fornire tempestivamente alle Istituzioni le informazioni e il supporto per la gestione e la prevenzione dei rischi naturali. Le celebrazioni saranno inaugurate il 7 ottobre 2024, dalle 14.30, con una giornata istituzionale al Senato, alla presenza di ministri e altre autorità, nonché delle più importanti figure che hanno partecipato alla nascita dell’Istituto. La giornata istituzionale al Senato “vuole rappresentare il focus principale di un percorso che, in questo primo quarto di secolo, ha visto l’Ingv diventare un punto di riferimento mondiale nella ricerca scientifica sullo studio del Pianeta Terra”. L’evento sarà l’occasione “per riflettere sui progressi compiuti dall’Istituto in materia di ricerca e monitoraggio sismico e vulcanico, di previsione e prevenzione dei rischi naturali, di studi nel settore ambientale e di divulgazione scientifica. Inoltre, sarà presentato al pubblico il grande progetto “Earth Telescope” che proietta la ricerca dell’Ingv nel futuro. Le iniziative proseguiranno a Catania il giorno successivo, 8 ottobre 2024 (dalle 15) all’Osservatorio Etneo dell’Istituto, con l’evento “25 anni di geoscienze per la società”. Nel corso della giornata sarà celebrata l’intitolazione della sede dell’Osservatorio Etneo ad Alfred Rittmann (1893-1980) e sarà inaugurata la mostra fotografica “La terra dei poveri cristi. Il terremoto del 1968 nel Belice” con le foto dei reporter della Mondadori, Mario De Biasi, Sergio Del Grande, Giorgio Lotti e Alberto Roveri “che riuscirono a catturare sulla pellicola la luce delle emozioni dei terremotati del Belice, facendo scoprire all’Italia l’incredibile realtà di un pezzo di Paese che sembrava appartenesse al passato”. I festeggiamenti proseguiranno fino a giugno 2025 con una serie di eventi organizzati in tutte le sedi italiane dell’Ingv. Roma, Napoli, Catania, Milano, Bologna, Pisa, Grottaminarda, Palermo, Genova, Lerici, Ancona, L’Aquila, Nicolosi: ogni sede sarà protagonista di eventi unici aperti al pubblico, tra cui: workshop scientifici incentrati sulle sfide attuali e future della geofisica, con la partecipazione di scienziati di livello mondiale; seminari internazionali organizzati dalla rivista Ingv “Annals of Geophysics” che metteranno a confronto esperti di diversi Paesi sui progressi fatti e sulle ultime scoperte scientifiche; pubblicazioni inedite che racconteranno la storia e i traguardi delle geoscienze, ma anche le nuove frontiere della ricerca scientifica; e attività divulgative per il grande pubblico, con particolare attenzione alle scuole e ai giovani, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sulla conoscenza e la salvaguardia del nostro pianeta.