Legambiente: le 10 proposte per scuole sicure e sostenibili

11
Fonte foto: https://it.freepik.com/foto-gratuito/persona-che-lavora-nell-edilizia-e-nelle-costruzioni_20517487.htm

L’edilizia scolastica resta il grande tallone d’Achille dell’edilizia italiana. Nel 2023 il certificato di agibilita degli edifici scolastici e presente mediamente in 1 scuola su 2, con forti divari geografici fra Nord (68,8% degli edifici) e Sud (22,6%); gli accorgimenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche subiscono una differenza tra la media nazionale (79,9% degli edifici) e le Isole di venti punti percentuale (61%). Il collaudo statico, mediamente effettuato in 1 scuola su 2, ma non al Sud, che e zona particolarmente sismica, dove e invece presente solo nel 27,2% degli edifici. Infine, il certificato prevenzione incendi e una norma in costante transizione, con continue proroghe (l’ultima, contenuta nel Decreto Milleproroghe, fissa come scadenza il 31 dicembre 2024). In questo caso, però, le scuole del Sud sono più avanti (65,2% rispetto al 55,8% della media nazionale). Sono in deroga, invece, le scuole al di sotto dei 100 alunni, quindi, facilmente le scuole dei piccoli comuni; ma anche dove la situazione è migliore, per Legambiente non e accettabile che questi requisiti siano presenti al massimo nel 50% degli edifici scolastici. Dovrebbe essere obiettivo prioritario che il 100% delle scuole italiane presenti tutte le garanzie di sicurezza. Alla luce della fotografia scattata dal report Ecosistema Scuola, Legambiente presenta a Napoli 10 proposte che hanno come filo rosso un grande piano di rigenerazione partecipata delle scuole a partire da una manutenzione, gestione, organizzazione e qualità della scuola migliore. Primo intervento importante da mettere in campo, attivando da parte degli Enti Locali processi di amministrazione condivisa sulla base di patti educativi di Comunità. A seguire tra gli interventi prioritari per Legambiente occorre ampliare la funzione dell’anagrafe scolastica rendendo trasparenti le informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi per l’edilizia scolastica e relativi finanziamenti, creare una struttura di governance per facilitare l’accesso e la gestione dei fondi per l’ edilizia scolastica da parte degli Enti Locali e garantire il funzionamento dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica. Per l’associazione ambientalista e anche importante replicare le buone pratiche attive sul territorio, come quella avviata, ad esempio, dal Comune di Bologna sulla mobilita scolastica sostenibile e sicura, dal Comune di Livorno dove nel 2023 e stata realizzata un nuovo polo educativo e innovativo , o da Nuoro e Milano che partecipano al programma Schoolfood4Change dedicato a percorsi formativi sull’alimentazione corretta. E poi in Campania, c’e il forte connubio tra scuole e associazioni come quello messo in campo con il percorso formativo che ha preso avvio nella scuola di I grado dell’ICA Ristori di Napoli per favorire la crescita sociale e riqualificazione urbana. «Abbiamo scelto Napoli, capitale del Mezzogiorno, per evidenziare – commenta Mariateresa Imparato presidente di Legambiente Campania – ancora una volta il divario tra Nord e sud del Paese in termini di edilizia e servizi scolastici, ma soprattutto per chiedere con atti concreti un’accelerata sul fronte della transizione ecologica ancora troppo timida in ambito scolastico dove assistiamo a ritardi, poca volonta politica e scarsa programmazione. E giunto il tempo di «alzare l’asticella della qualita», con obiettivi e prestazioni da raggiungere che garantiscano davvero la sostenibilita ambientale e la salubrita degli edifici, la qualita indoor, il benessere e la salute. La vera sfida consiste nel promuovere nei fatti un grande cantiere di innovazione, dove convogliare idee e risorse per progettare e realizzare scuole innovative, sostenibili, più sicure e inclusive».