Bosnia-Erzegovina, a Sarajevo “panchina rossa” e Paola Cortellesi contro la violenza di genere

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Un simbolo per testimoniare la lotta alla violenza contro le donne: il 20 settembre l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha inaugurato nei suoi spazi una Panchina rossa, che vuole ricordare il posto vuoto lasciato nella società dalle vittime di femminicidio.

Alla breve cerimonia di inaugurazione, oltre all’Ambasciatore Marco Di Ruzza e al personale della Sede, era presente la Rappresentante in Bosnia Erzegovina di UN Women, Jo-Anne Bishop. Grazie al partenariato con l’agenzia delle Nazioni Unite, nello stesso giorno l’Ambasciata ha potuto proiettare al Cineplexx di Sarajevo il film “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, che già aveva inaugurato l’ultima edizione delle Giornate del Cinema Italiano in Bosnia Erzegovina.

L’iniziativa delle “Panchine rosse” nelle Ambasciate italiane è stata lanciata dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, lo scorso 8 marzo, come parte dell’impegno della Farnesina nel contrastare ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne, in Italia e nel mondo.

casione della campagna “16 Days of Activism against Gender-based Violence”.