Al Conservatorio di San Pietro a Majella “Raiz canta Sergio Bruni”

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Con l’omaggio personale e accorato di Raiz, leader e voce degli Almamegretta, a Sergio Bruni, proseguono, domenica 29 settembre, alle ore 20.00 presso il Conservatorio di San Pietro a Majella, gli appuntamenti della prima edizione della rassegna “Note d’Archivio per il Miglio della Memoria”, proposta e organizzata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, e realizzata con il contributo della Direzione generale Spettacolo e Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura, con la produzione esecutiva della Fondazione Pietà de’ Turchini.  Lo storico istituto musicale partenopeo sarà la cornice del live che vedrà sul palco, con Raiz, i musicisti Giuseppe De Trizio (chitarra classica, arrangiamenti), Adolfo La Volpe (chitarra elettrica), Giovanni Chiapparino (fisarmonica), Francesco Corrado De Palma (batteria), Giorgio Vendola (basso). Lo stesso cantautore e attore ha raccontato così il progetto, che rimanda all’album “Si ll’ammore è ‘o ccuntrario d’’a morte”, pubblicato nel febbraio 2023: “Un concerto accorato, tra narrazione e suono, dedicato alla musica scritta e interpretata da Sergio Bruni, è un’idea che accarezzavo da anni. Le sue canzoni hanno accompagnato per un paio di generazioni la mia storia familiare e dunque omaggiando il grande artista avrei preso spunto per un tributo al mondo che mi ha generato e regalato i mezzi per esprimermi. Amo tutta la musica classica napoletana, eppure Sergio Bruni mi muove un battito di cuore in più. Il fraseggio, l’accento, la sua – non so quanto consapevole – organicità alla canzone mediterranea tutta me lo fa sentire parente. Io che ho sempre cercato di allargare gli orizzonti del Golfo, sciacquando i miei panni nel mediterraneo sud-orientale, sento il bisogno oggi di tornare all’origine attraversando il suo repertorio da autore”.

Fondato nel 1807, il Conservatorio di San Pietro a Majella ha formato alcuni dei più grandi musicisti della storia. Bellini, Mercadante, Cilea, Muti sono solo alcuni degli allievi illustri che ne hanno frequentato le aule. Il suo passato è custodito nei circa 50.000 tra manoscritti, libretti d’opera ed edizioni rare della Biblioteca, nei 200 dipinti della Quadreria e nella inestimabile collezione di strumenti antichi del Museo. Il suo presente è scandito da circa 70 percorsi di studio, dalla composizione alla direzione d’orchestra, dagli strumenti a fiato e a corda al pianoforte, dal canto lirico al jazz, dalla musica antica alla musica elettronica. Masterclass, seminari e borse di studio arricchiscono un’offerta didattica che si completa nei concerti ospitati nella Sala Scarlatti.