Il falso amore e gli effetti di una relazione tossica con un narcisista

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C’è un nemico subdolo nelle relazioni e in quelle che stanno per prendere il sopravvento, è il nuovo male dell’amore, che tale non è, ma solo una maschera ingannevole e profondamente dipendente, si chiama narcisismo. Si tratta di un disturbo psichico che tende a manipolare e a creare una storia d’amore falsa, che colpisce prevalentemente gli uomini, meno le donne, queste nella stragrande maggioranza dei casi divengono vittime, e non vi è un vero e proprio identikit. Incontrano un narcisista perdendone la testa, sia donne in carriera che donne comuni, sia donne decise e autonome ed indipendenti, che donne fragili e desiderose d’amore. Il narcisista si nutre della conquista, più è difficile e diffidente più lo attira, ma anche più è bisognosa d’affetto e più diventa la sua preda perfetta e talvolta facile. Capita un giorno di incontrare l’uomo che appare perfetto, un corteggiamento d’altri tempi, messaggi al momento giusto, affettuoso, premuroso, generoso, sorridente, simpatico al momento giusto, pronto ad aiutare quando c’è bisogno, resiste per settimane, anche mesi, al rifiuto della vittima ad un incontro o alla frequentazione, questo lo aiuta a diventare nella mente delle donne l’uomo rispettoso e convinto di ciò che vuole, è quella fase che viene definita love bombing (bombardamento d’amore) o periodo d’oro. E’ la fase dell’aggancio, dell’innamoramento, delle sensazioni positive che pervadono tutto il corpo, rilasciano nella vittima ormoni, uno su tutti della felicità. E’ la fase in cui il narcisista indossa una maschera e si mostra meraviglioso, il partner ideale, tutto ciò che l’altra persona poteva desiderare. Una favola disney catapultata nella realtà. Una relazione perfetta, fatta di complicità, intesa, presenza costante ma mai fuori le righe, rispettosa, gesti d’amore eclatanti, talvolta, i narcisisti parlano di progetti importanti, desiderano e mettono in cantiere un figlio, parlano di convivenza e matrimonio, e davanti anche ad amici e parenti. L’altra persona è ormai vittima, è innamorata, infatuata, dipende da quell’uomo affascinante e sicuro, dall’amore perfetto che prende sempre più forma, non riesce a scorgere più di quella maschera, di quella recita. Ci sono sicurezze che il narcisista pone, che è impossibile pensare ad una falsa. Le tappe che il narcisista brucia, mettendo in piedi il castello di figlio, convivenza, matrimonio, ha un duplice scopo: cercare di agganciare la vittima, appagando il suo bisogno di sentirsi di valore, importante e rassicurare sulla profondità del legame; dall’altra parte accorciare il love bombing, sia perché è durato troppo, se la vittima non ha ceduto subito, sia perché continuare la fase di bombardamento richiede un forte impegno e dispendio di risorse. Questo porta alla seconda fase del narcisista, la svalutazione, nel quale si rilassa, ormai la vittima è totalmente presa da lui, ed egli inizia ad essere confusionario nel rapporto, caotico, mente, pretende, e se la vittima glielo fa notare, lui rilega sullo stress dal lavoro, da una vita che ritiene insoddisfacente, insoddisfatta, tentando di placare la vittima, perché la vuole ancora accanto a sé. Una cosa è certa, per i narcisisti la colpa è sempre al di fuori, non c’è assunzione di responsabilità. La vittima è innamorata, è soggiogata, e “passa sopra”, tenta di giustificarlo, di comprenderlo, di essere la sua “crocerossina”, di stargli accanto e di evitare riflessioni. Infine, il narcisista che d’amore non sa cosa significa, drasticamente ed improvvisamente passa all’ultima fase, quello dello scarto, in modo disprezzante, senza alcuna avvisaglia, senza un confronto, un dialogo, senza neppure guardare in faccia la vittima, che potrebbe essere la madre di suo figlio, o comunque è la donna per la quale ha fatto follie, la lascia, come un rifiuto vecchio, trattandola come se non fosse nulla. Attenzione, lo scarto è premeditato, quindi scelgono giorni e ricorrenze precise: un compleanno, la fine di una vacanza, perché la vittima è inerme, sbalordita, impreparata, resta confusa, disorientata, sembra tutto assurdo e surreale. L’intento è distruggere in modo crudele quando l’altro ha meno risorse per reagire, perché sotto shock. Nel frattempo lui agli occhi di amici e parenti appare come una vittima, deve screditare l’altra persona, facendola passare per gelosa, possessiva, pesante, lasciando pensare che qualcosa di grave in quella vacanza, in quell’evento è accaduto, tanto da farlo indurre a lasciare la persona che tanto amava. E se provate a raccontare la vostra versione e a fargli cadere la maschera del ragazzo perbene, premuroso, sensibile e serio, sarete additate come “cattive” o “infantili”, o addirittura “pazze”. Insomma, gli fornite una sorta di assist, che in alcuni casi però diventa pericoloso, perché il narcisista cova dentro di sé rabbia e odio, che potrebbe manifestare in molti modi, quindi, prestate attenzione a come intendete agire. Lo scarto, rafforza il narcisista sotto un duplice aspetto: la vittima sotto shock non è un pericolo per la sua autostima, anzi, gli garantisce di raccontare la sua versione dei fatti, di apparire vittima agli occhi di tutti, mentre, la vera vittima che ha subito, talvolta non ha la forza di raccontare nulla agli altri e dall’altra parte, lasciarla così significa per il narcisista tenerla a disposizione per poter tornare e agganciarla quando vorrà. Fate attenzione, tenterà di impietosirvi, minacciando il suicidio, riferendo di un periodo difficile della sua vita, vi mostrerà anche che vuole andare da uno psicologo, sono solo bugie, vuole fare leva sui vostri buoni sentimenti, sulla compassione, non vuole che andiate via del tutto dalla sua vita, vuole tenervi legati a lui, con la scuola del momento difficile e dell’amicizia. Cari lettori, questo non è amore, questo è un abuso emotivo, una recita di una persona instabile mentalmente, con ferite emotive, una persona insoddisfatta ed incapace di amare e di essere amato, dove una relazione è solo un gioco di potere e un capriccio da esibire sino a quando il suo personale ego non si stufa. Lo scarto, per quanto doloroso e problematico, è l’unica chance di liberazione da una relazione tossica con un narcisista. E’ possibile troncare il legame anche se fa un male atroce con la tecnica del “no contact”, bloccate il narcisista ovunque, non abbiate più alcun contatto con lui, di nessun tipo, sparite definitivamente. Il dolore che si proverà è devastante, difficile da comprendere e da metabolizzare, perché c’era la felicità e un amore inspiegabile agli altri, è un dolore che si ripercuote sul fisico, si avranno delle vere e proprie crisi d’astinenza, perché gli ormoni che erano alle stelle, sono calati infondo, psicologicamente ci si sente devastati. All’atto pratico i narcisisti patologici creano un trauma in chi sta loro vicino, generando nella vittima l’incapacità di fare a meno di chi procura il dolore emotivo, questo potrebbe comportare una facile ricaduta quando il narcisista decida di ritornare. E’ bene, dunque, per la vittima parlare da subito con amici e familiari, essere supportata e incoraggiata, ma è anche bene rivolgersi ad un professionista. D’amore non si può morire e non si deve morire. Ricordatelo.