Farmaci: dall’Enterogermina al Daflon, ecco i prodotti più venduti in farmacia

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Nell’ultimo anno mobile (agosto 2023-settembre 2024) il mercato dei farmaci per l’autocura è leggermente in calo (-1%), anche se con prezzi in lieve aumento (+3%). Sono state vendute 273 milioni di confezioni, per un valore di quasi 3 miliardi di euro. In testa brand di medicinali come Enterogermina, Dalfon, Rinazina e Betadine nelle più rilevanti aree terapeutiche. Lo indicano le stime di Pharma Data Factory (Pdf), che vanta la raccolta dei dati di sell-out della banca dati più puntuale ed estesa del mercato, con il 95% di farmacie monitorate e una rilevazione dei consumi reali di farmaci in Italia. «Come sappiamo il mercato dell’automedicazione è composto da farmaci che possono essere acquistati senza la ricetta del medico. Si tratta di un perimetro che copre tutti i farmaci di questo gruppo, sia Otc che Sop, venduti nelle farmacie italiane e in questo caso abbiamo analizzato il trend nel periodo settembre-agosto 2023 e 2024», spiega Giorgio Cenciarelli, Ceo di Pdf. Un mercato stabile, secondo i dati Pdf: «Il segmento dell’automedicazione diminuisce dell’1% a volumi e cresce dell’3% a valori prezzo al pubblico, nell’ultimo anno mobile considerato». Fra le aree terapeutiche più rilevanti, «quella respiratoria risulta in lieve calo (-4%) – si legge nel report – ei prodotti più venduti sono Rinazina (+1%), Fluifort (-9%) e Fluibron (-3%) . Nel segmento apparato digerente (stabile, -1%), Enterogermina (-6%), Imodium (-2%) e Codex (+6%) sono in cima alla classifica. L’area cardiovascolare risulta in aumento del 2% per confezioni vendute, con il prodotto Daflon più gettonato, in aumento del 13% a volumi), seguito da Proctolyn (+6%) e Hirudoid (+10%). Infine, nell’area dermatologica (+2%) abbiamo Betadine (+26%), Trosyd (+3%) e Pevaryl (+7%). Quanto alle Regioni dove vengono acquistate le maggiori quantità di confezioni di farmaci da automedicazione, la Lombardia risulta in testa con oltre 120 milioni di confezioni vendute l’anno, seguita da Lazio (circa 75 milioni), Veneto e Campania