Ue, Draghi: Continente avviato verso la paralisi, mettere in comune il debito è l’ultima speranza

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in foto Mario Draghi

Mario Draghi e’ presentato al Parlamento europeo riunito a Strasburgo ribadendo la necessita’ di rilanciare economia, competitivita’ e ruolo dell’Unione attraverso una fase di (pragmatica) integrazione. ‘La paralisi non e’ piu’ tenibile, l’integrazione e’ l’unica speranza che ci resta’. Parlando del rapporto sulla competitivita’, l’ex premier e banchiere centrale ha nuovamente perorato la causa dell’indebitamento comune per realizzare obiettivi di competitivita’ ‘gia’ concordati dagli Stati a livello europeo’. Agli europarlamentari ha indicato che e’ normale la preoccupazione per l’indebitamento comune, tuttavia va ricordato che gli investimenti necessari per evitare il declino del continente rispetto a Usa e Cina richiedono sia una maggiore integrazione dei mercati finanziari europei sia l’intervento pubblico a livello Ue. Investire in reti energetiche, in competitivita’, nella difesa, questa e’ l’urgenza: ‘L’obiettivo non e’ indebitarsi per una spesa governativa generica o per sussidi, ma per finanziare obiettivi definiti, gia’ decisi’.