Tecnopolis. Le macchine sono nemiche del lavoro? Ingegneri, focus a Roma con Stefano da Empoli

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Dopo la seconda guerra mondiale, la nascita della cibernetica e l’avvio del programma di ricerca sull’IA, formalizzato nel 1956 , l’ottimismo tecnologico statunitense era al suo picco massimo. Le stesse previsioni degli scienziati facevano ritenere che l’arrivo di macchine pensanti fosse dietro l’angolo. A fronte della crescita delle aspettative di automazione, aumentavano però anche i timori sulle possibili conseguenze occupazionali. Oggi l’avvento delle intelligenze artificiali è un fenomeno planetario dirompente, sono in crescita le professioni a rischio e le nuove competenze, mentre Stati, corpi intermedi, attori del sistema produttivo e organi sovranazionali tentano di governare, con misure più o meno efficaci un’innovazione dagli evidenti riflessi economici, etici e culturali. Il volto del lavoro è in rapida trasformazione. L’umano sta cedendo il posto definitivamente agli automi? Tra le previsioni degli apocalittici e quelle degli integrati, tra chi pensa alle tecno-rivoluzioni come a una sciagura e chi vi scorge invece un’opportunità da cogliere, c’è l’analisi attenta di analisti, economisti, informatici a rappresentare i lineamenti di un futuro sempre più sfidante. Durante l’evento Tecnopolis. Le macchine sono nemiche del lavoro?  sarà di scena la traiettoria di ricerca di Stefano da Empoli, presidente dell’Istituto per la Competitività (I-Com) e docente di economia politica all’Università Roma Tre, impegnato ad illustrare i rivolgimenti dell’innovazione tecnologica e ad interrogarsi sulla capacità umana di gestirli. Con “L’Economia di Chat GPT. Tra false paure e veri rischi” lo studioso ha redatto, tra l’altro, la prima guida italiana per una corretta informazione su un fenomeno in ragguardevole espansione.  L’accademico, tra i massimi esperti in Italia sui temi del digitale e dell’avanzamento tecnologico  e membro della European AI Alliance, forum promosso dalla Commissione europea, sarà ospite prossimo 18 settembre, all’ “Open Space”  l’innovativo  Communication hub del Cni (sede del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Via XX Settembre 5, Roma), un  aperto spazio di confronto, un’area di approfondimento e di incontro  su alcuni  temi  di stringente attualità, sociale, economica, tecnologica e culturale. A partire dalle ore 18:00, nello scenario di una magnifica e suggestiva terrazza panoramica  situata in uno dei luoghi più incantevoli della capitale,  Alberto Romagnoli, consigliere del  CNI  con delega alla Comunicazione intervisterà  il prestigioso uomo di scienza. L’intento è edificare ponti tra la professione ingegneristica e le energie intellettuali in grado di strutturare e rendere più solida la conoscenza di oggi e la costruzione del domani.