Il Piano Draghi e quali umori sta suscitando tra i diretti interessati

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in foto Mario Draghi e Ursula von der Leyen

Nei tour de force per presentare il suo studio sullo stato della Ue il professor Draghi sta ricevendo un consenso diffuso, anche se non mancano alcune voci di disaccordo. Certo, essendo stato quel lavoro preparato dichiaratamente con l’animo di chi vorrebbe che possa essere utilizzato da subito, probabilmente alcuni addetti ai lavori avranno interpretato che lo stesso fosse una specie di manuale di magia. Quanto sta invece accadendo era da mettere in preventivo senza indugio.Quindi, per quanto il contenuto del Libro delle Occasioni Perdute si articoli su situazioni già verificatesi o vicine a esserlo, esso si pone immediatamente in confronto con la realtà del momento, in divenire. A tal punto è necessario, meglio è definirlo indispensabile, intervenire come in esso indicato. Quindi predisponendo strumenti correttivi preventivi prima di trovarsi a essere obbligati a mettere in atto varianti in corso d’opera, senz’altro più onerose. Scendendo nello specifico, l’Autore, con senso pratico più che adeguato alla bisogna, sta avvisando gli interessati che, se non vengono attuate le misure indicate, la Casa Comune è destinata a una lenta implosione, quindi a scomparire.Tanto è motivato dal fatto che la EU attualmente sta agendo come quell’ attore che interpreta, sul palcoscenico due parti solo voltandosi, avendo il volto truccato per una metà con le sembianze di un personaggio, l’altra con le sembianze di un soggetto diverso.Talvolta essi arrivano a rappresentare i due opposti, come accade nella realtà europea sotto esame. Si arriva così senza indugi a valutare solo una delle risultanze di quello studio, dove il Professore, all’indicazione che la UE debba indebitarsi in prima persona, ha ricevuto un no secco dalla Germania.Come per la vicenda appena citata, esistono diverse dissonanze tra i paesi della EU che potrebbero inficiare la cura di Draghi. Si potrebbe andare avanti a lungo su tale sentiero, rimanendo alle sole chiacchiere. Molto invece si può fare partendo dalla realizzazione di quanto trova l’accordo di tutti i paesi. Proponendosi di raggiungere, in contemporanea, accordi validi anche per quelli che sono rimasti fuori.Tenendo sempre presente che la processione si compone strada facendo.Nel villaggio, tra le altre, è spesso adoperata l’espressione: “chi mai comincia, mai finisce” a cui fa quasi sempre da corollario: “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Entrambe non sono state mai smentite.