Storia diplomatica: Mohammed Reza Bey

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L’ambasciata persiana presso Luigi XIV fu un fatto diplomatico che si ebbe durante l’ultimo anno di regno di Luigi XIV nel 1715. Tale evento ebbe un notevole impatto non solo sulla Francia dell’epoca ma anche sulla sua società e sulle relazioni tra Oriente ed Europa.[1] Mohammed Reza Bey,[2] o in francese Méhémet Riza Beg, era un ufficiale d’alto rango del governatore persiano della provincia di Iravan che venne scelto dall’imperatore persiano safavide sultano Husayn per compiere una missione diplomatica in Europa con al seguito un grande entourage per impressionare la corte di Luigi XIV che egli sapeva essere la più sfarzosa del continente europeo.

La scena dell’entrata dell’ambasciatore persiano a Parigi il 7 febbraio 1715, venne descritta da François Pidou de Saint-Olon(1646–1720), un nobile delegato alla posizione diplomatica di ambasciatore in Persia, come segue:«Dieci fucilieri persiani o armeni a cavallo tenevano con loro lunghi fucili decorati. Due armeni erano incaricati del trasporto dei doni del re persiano. Facevano seguito due paggi dell’ambasciatore, il suo maestro delle cerimonie, il suo segretario e quindi l’interprete. Seguiva quindi l’ambasciatore a cavallo. Lacchè persiani e armeni chiudevano anch’essi a cavallo. Il portascudo dell’ambasciatore portava con sé la bandiera del re di Persia, marcianod subito dietro di lui con due paggi che portavano con loro la sciabola dell’inviato.». Durante i mesi che trascorse alla reggia di VersaillesMohammed Reza Bey condusse diversi negoziati e trattati commerciali tra la Persia e la Francia, come pure accordi specifici per l’apertura di consolati in entrambi i regni. Conferì coi francesi anche su una possibile alleanza militare in funzione anti-ottomana, ma i negoziati si fermarono a causa della cattiva salute di Luigi XIV che sarebbe morto in quello stesso anno. Mohammed Reza Bey tornò in Persia nell’autunno del 1715 con una serie di trattati commerciali e un’alleanza tra la Francia e la Persia siglata a Versailles il 13 agosto. Un altro risultato della missione diplomatica fu la fondazione di un consolato persiano a Marsiglia, il principale porto mediterraneo della Francia.