Romania, evento diplomatico in occasione del Premio Ademesteanu

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In foto Gabriela Dancau

L’ambasciatore di Romania in Italia, Gabriela Dancău, ha partecipato all’edizione 2024 del “Premio Dinu Adameșteanu”, in occasione del quale le è stato conferito il premio speciale per “le Sue encomiabili competenze e professionalità nell’intessere i rapporti con l’Italia per rappresentare con rinomanza ed onore il nome del Grande Maestro Dinu Adameșteanu” in Italia.
In tale occasione, l’ambasciatore romeno ha dedicato il premio alla comunità romena in Italia e all’amicizia speciale tra Romania e Italia. Nel suo discorso, ha inoltre evocato la figura iconica del prof. Dinu Adameșteanu e l’impatto della sua personalità e lavoro nella regione, ampiamente riconosciuto per l’istituzione della scuola di archeologia, ma anche per i metodi innovativi adottati all’epoca, riuscendo attraverso il suo impegno a contribuire alla trasformazione e allo sviluppo della comunità locale.
“Ritengo che abbiamo il dovere di far conoscere la personalità del grande romeno per il quale la comunità scientifica italiana nutre grande rispetto e stima”, ha aggiunto l’amb. Gabriela Dancău.
Alla cerimonia hanno partecipato anche Ioana Gheorghiaș, console generale di Romania a Bari, la quale ha rivolto un messaggio al pubblico presente, e Mario Cospito, già ambasciatore d’Italia a Bucarest, natio di Policoro, che ha trasmesso un commovente videomessaggio. La famiglia Adameșteanu era rappresentata dalla pronipote del maestro Dinu Adameșteanu, Cristina Ungureanu.
La cerimonia di premiazione, giunta alla quinta edizione, è stata organizzata dall’Associazione Culturale IdealMente, con a capo il suo presidente Francesco Labriola, e dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera e dal Comune di Policoro.

Il “Premio Dinu Adameșteanu”, che si tiene con cadenza annuale a Policoro, onora la memoria dell’archeologo di origine romena e il suo prezioso contributo alla promozione dell’archeologia e della ricerca nell’Italia meridionale. Dinu Adameșteanu, nato nel distretto di Giurgiu, a Toporu, intraprende gli studi in Romania e li prosegue in Italia, conseguendo nel 1939 una borsa di studio presso l’Accademia di Romania in Roma. Dopo la presa di potere da parte del regime comunista in Romania, Dinu Adameșteanu sceglie di stabilirsi in Italia, dove, come archeologo, si distingue per l’introduzione di tecniche innovative nell’identificazione e nella conservazione del patrimonio storico italiano, in particolare nelle regioni della Sicilia e della Basilicata. Dirige le campagne di scavo a Metaponto, Policoro e in Sicilia e allestisce i musei di Policoro (Museo Nazionale della Siritise) e di Melfi (Museo Archeologico Nazionale del Vulture-Melfese). Inoltre, il museo di Potenza porta il suo nome (Museo Archeologico Nazionale della Basilicata).