Borsa. Pesante la Cina. Europa in calo con banche, Milano -1,3%

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Avvio di settimana in flessione per le Borse europee con l’indice d’area Stoxx 600 che cede quasi un punto. Nel dettaglio Londra perde lo 0,81%, Parigi l’1,02%, Francoforte l’1,13%, Madrid lo 0,72% e Milano l’1,3% (Ftse Mib a 17.294 punti). Il calo del Vecchio Continente segue la flessione delle Borse asiatiche segnate dal tonfo delle Piazze cinesi che hanno ignorato le indicazioni arrivata dal G20 e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino. In Europa incidono le vendite sui bancari (stoxx settore -1,68%) con Mps che lascia sul terreno il 2,84%. Male anche Bpm (-2,49%) in attesa che si sciolgano i nodi per il matrimonio con il Banco Popolare (-1,89%): Castagna e Saviotti potrebbero essere impegnati questa settimana in un nuovo incontro con la Bce. Lo spread viaggia in area 135 punti.

Seduta pesante per le borse cinesi che ignorano i messaggi del G20 finanziario tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan: l’indice Composite di Shanghai chiude a -2,86%, a 2.687,98 punti, malgrado il recupero di un punto e mezzo percentuale a conferma della volatilità; quello di Shenzhen cede il 5,37%, a quota 1.643,35.

Euro stabile a 1,094, corre yen su calo mercati Cina – Euro stabile sul dollaro in avvio dei mercati mentre corre lo yen a seguito del crollo dei mercati cinesi con gli investitori che rifluiscono su asset considerati più sicuri. La moneta unica europea segna 1,0944 rispetto al dollaro mentre cede lo 0,8% a 123,63 rispetto allo yen il quale guadagna l’1% a 122,85 contro il biglietto verde.

Petrolio torna in rialzo a 33,12 dollari – Torna in rialzo il prezzo del petrolio dopo il calo di venerdì. Il greggio Wti del Texas risale a 33,12 dollari al barile con un guadagno di 34 centesimi. Avanza anche il Brent (+1,7% a 35,68 dollari).

Asia frena con mercati Cina, Tokyo -1%  – Borse di Asia e Pacifico in calo con le le Piazze cinesi in caduta che ignorano le indicazioni arrivata dal G20 tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan. Shanghai chiude a -2,86% mentre Shenzhen cede il 5,37 per cento. In flessione anche Tokyo (-1%) dove però si registra l’andamento controcorrente di Nissan (+5,46%) sull’annuncio del piano di buy back di 400 miliardi di yen. L’attesa è alle mosse della Bce e al consiglio del 10 marzo con un rilancio del quantitative easing.
   

Avvio di settimana in flessione per le Borse europee con l’indice d’area Stoxx 600 che cede quasi un punto. Nel dettaglio Londra perde lo 0,81%, Parigi l’1,02%, Francoforte l’1,13%, Madrid lo 0,72% e Milano l’1,3% (Ftse Mib a 17.294 punti). Il calo del Vecchio Continente segue la flessione delle Borse asiatiche segnate dal tonfo delle Piazze cinesi che hanno ignorato le indicazioni arrivata dal G20 e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino. In Europa incidono le vendite sui bancari (stoxx settore -1,68%) con Mps che lascia sul terreno il 2,84%. Male anche Bpm (-2,49%) in attesa che si sciolgano i nodi per il matrimonio con il Banco Popolare (-1,89%): Castagna e Saviotti potrebbero essere impegnati questa settimana in un nuovo incontro con la Bce. Lo spread viaggia in area 135 punti.

Seduta pesante per le borse cinesi che ignorano i messaggi del G20 finanziario tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan: l’indice Composite di Shanghai chiude a -2,86%, a 2.687,98 punti, malgrado il recupero di un punto e mezzo percentuale a conferma della volatilità; quello di Shenzhen cede il 5,37%, a quota 1.643,35.

Euro stabile a 1,094, corre yen su calo mercati Cina – Euro stabile sul dollaro in avvio dei mercati mentre corre lo yen a seguito del crollo dei mercati cinesi con gli investitori che rifluiscono su asset considerati più sicuri. La moneta unica europea segna 1,0944 rispetto al dollaro mentre cede lo 0,8% a 123,63 rispetto allo yen il quale guadagna l’1% a 122,85 contro il biglietto verde.

Petrolio torna in rialzo a 33,12 dollari – Torna in rialzo il prezzo del petrolio dopo il calo di venerdì. Il greggio Wti del Texas risale a 33,12 dollari al barile con un guadagno di 34 centesimi. Avanza anche il Brent (+1,7% a 35,68 dollari).

Asia frena con mercati Cina, Tokyo -1%  – Borse di Asia e Pacifico in calo con le le Piazze cinesi in caduta che ignorano le indicazioni arrivata dal G20 tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan. Shanghai chiude a -2,86% mentre Shenzhen cede il 5,37 per cento. In flessione anche Tokyo (-1%) dove però si registra l’andamento controcorrente di Nissan (+5,46%) sull’annuncio del piano di buy back di 400 miliardi di yen. L’attesa è alle mosse della Bce e al consiglio del 10 marzo con un rilancio del quantitative easing.