Borsa. Pesanti le borse cinesi, G20 non basta. Petrolio torna in rialzo

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Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib segna un -0,8% a 17.317 punti.

Seduta pesante per le borse cinesi che ignorano i messaggi del G20 finanziario tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan: l’indice Composite di Shanghai chiude a -2,86%, a 2.687,98 punti, malgrado il recupero di un punto e mezzo percentuale a conferma della volatilità; quello di Shenzhen cede il 5,37%, a quota 1.643,35.

Spread Btp-Bund apre invariato a 132 punti  – Apertura invariata per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 132,9 punti sullo stesso livello della chiusura di venerdì. Il rendimento espresso è pari all’1,472%.

Euro stabile a 1,094, corre yen su calo mercati Cina – Euro stabile sul dollaro in avvio dei mercati mentre corre lo yen a seguito del crollo dei mercati cinesi con gli investitori che rifluiscono su asset considerati più sicuri. La moneta unica europea segna 1,0944 rispetto al dollaro mentre cede lo 0,8% a 123,63 rispetto allo yen il quale guadagna l’1% a 122,85 contro il biglietto verde.

Petrolio torna in rialzo a 33,12 dollari – Torna in rialzo il prezzo del petrolio dopo il calo di venerdì. Il greggio Wti del Texas risale a 33,12 dollari al barile con un guadagno di 34 centesimi. Avanza anche il Brent (+1,7% a 35,68 dollari).

Asia frena con mercati Cina, Tokyo -1%  – Borse di Asia e Pacifico in calo con le le Piazze cinesi in caduta che ignorano le indicazioni arrivata dal G20 tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan. Shanghai chiude a -2,86% mentre Shenzhen cede il 5,37 per cento. In flessione anche Tokyo (-1%) dove però si registra l’andamento controcorrente di Nissan (+5,46%) sull’annuncio del piano di buy back di 400 miliardi di yen. L’attesa è alle mosse della Bce e al consiglio del 10 marzo con un rilancio del quantitative easing.
   

Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib segna un -0,8% a 17.317 punti.

Seduta pesante per le borse cinesi che ignorano i messaggi del G20 finanziario tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan: l’indice Composite di Shanghai chiude a -2,86%, a 2.687,98 punti, malgrado il recupero di un punto e mezzo percentuale a conferma della volatilità; quello di Shenzhen cede il 5,37%, a quota 1.643,35.

Spread Btp-Bund apre invariato a 132 punti  – Apertura invariata per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 132,9 punti sullo stesso livello della chiusura di venerdì. Il rendimento espresso è pari all’1,472%.

Euro stabile a 1,094, corre yen su calo mercati Cina – Euro stabile sul dollaro in avvio dei mercati mentre corre lo yen a seguito del crollo dei mercati cinesi con gli investitori che rifluiscono su asset considerati più sicuri. La moneta unica europea segna 1,0944 rispetto al dollaro mentre cede lo 0,8% a 123,63 rispetto allo yen il quale guadagna l’1% a 122,85 contro il biglietto verde.

Petrolio torna in rialzo a 33,12 dollari – Torna in rialzo il prezzo del petrolio dopo il calo di venerdì. Il greggio Wti del Texas risale a 33,12 dollari al barile con un guadagno di 34 centesimi. Avanza anche il Brent (+1,7% a 35,68 dollari).

Asia frena con mercati Cina, Tokyo -1%  – Borse di Asia e Pacifico in calo con le le Piazze cinesi in caduta che ignorano le indicazioni arrivata dal G20 tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese Zhou Xiaochuan. Shanghai chiude a -2,86% mentre Shenzhen cede il 5,37 per cento. In flessione anche Tokyo (-1%) dove però si registra l’andamento controcorrente di Nissan (+5,46%) sull’annuncio del piano di buy back di 400 miliardi di yen. L’attesa è alle mosse della Bce e al consiglio del 10 marzo con un rilancio del quantitative easing.